Skip to main content

A Milano nel 1630 avvenne

Questa volta faccio un salto indietro nel tempo di ben trecentottantaquattro anni.1630milano

Vediamo allora alcuni degli avvenimenti successi in quel periodo della storia milanese.

- In gennaio muore a Milano Fabio Varese, uno dei primi poeti in dialetto milanese. Si sa che abitava nei pressi di Piazza Santo Stefano, dove un tempo sorgeva il “Laghetto”, presso il Verziere.

A oggi delle sue opere abbiamo una trentina di sonetti milanesi e un volume di canzonette italiane. Mi permetto citare la prima strofa, in dialetto ovviamente, di una sua poesia dove descrive la propria abitazione.

No m’domandè de grazia donde stò
che maledetto sia stò in d’ona cà
dov’no poss dì né nogg mai repossà
del fregg e del fracass e del spuzzò;

 Il Verziere, Verzee in dialetto, era l’antico mercato ortofrutticolo di Milano, sgomberato nel 1684.

- Padre Felice Casati entra, a marzo, nel Lazzaretto come presidente. Il ricovero nel centro era stato sino allora ricovero solo ai poveri, ma da quando la peste ha iniziato a presentarsi in città, erano ricoverati tutti quelli che si ritenevano fossero appestati. I Cappuccini erano incaricati di mantenere l’ordine. Felice Casati è stato un monaco Cappuccino, pio e caritatevole. Il Manzoni lo descrive, nei Promessi Sposi, come un uomo instancabile e di fede incrollabile. Il lazzaretto era un luogo di confinamento e isolamento per portatori di malattie quali la lebbra e la peste. Il termine si fa risalire a due possibili etimi, o al lebbroso Lazzaro guarito da Gesù, o al primo lazzaretto di Santa Maria di Nazareth a Venezia. A Milano era situato fuori Porta Orientale, oggi Porta Venezia, in località Sancti Gregorii, oltre il Redefossi, che era un canale artificiale reso poi navigabile fino alla “Cassina de’ pomm”. L’Ordine dei Frati Minori Cappuccini è uno dei tre ordini mendicanti maschili di diritto pontificio, che costituiscono la grande famiglia francescana.

- Nel mese di maggio, la peste è ormai conclamata. Il giorno 20 giugno si contano ben 158 morti. Si crea un nuovo lazzaretto al Gentilino, affidato ai Carmelitani scalzi. La peste è una malattia infettiva di origine batterica, e la sua triste storia risale al tempo degli egizi, che la descrivono in alcuni loro testi. Il lazzaretto detto del Gentilino, fu edificato fuori Porta Ludovica, in loco chiamato San Rocco in Gentilino. Si noti che San Rocco è uno dei santi che s’invocano contro le pestilenze. I Carmelitani, che allora risiedevano nel convento di San Carlo in Porta Nuova, oggi sito in via Canova, volontariamente si misero a disposizione per assistere i poveri ammalati. Ricordo che l’Ordine dei Carmelitani nacque in Spagna per volontà di Santa Teresa d’Avila e Giovanni della Croce. Porta Ludovica era posta a sud della città, eretta per volere di Lodovico il Moro. Porta Nuova è posta a nord della città, lungo la strada per Monza.

- Nasce a Milano Carlo Maria Maggi, considerato il padre della letteratura milanese moderna. Scrittore e commediografo italiano. Lettore di latino e greco alle Scuole Palatine, poi segretario del Senato milanese, accademico della Crusca e soprintendente all’Università di Pavia. Scrisse poesie in milanese e italiano, ma le sue opere più importanti sono le commedie in dialetto meneghino.

- Sono unte le panche e gli assiti del Duomo, così comincia a diffondersi la paura degli untori, tanto che si pensa di mettere una ricompensa a chi li denuncia. Si sparge la leggenda del diavolo che abita in palazzo Acerbi sito in Porta Romana. Gli untori, ma chi erano? La parola untore viene dal latino ungere, e nella peste del 1630 furono chiamati untori coloro che si riteneva diffondessero il contagio ungendo persone e cose con unguenti malefici. Un altro termine che si riscontra, vedi nei Promessi Sposi, è Monatto. Il termine è controverso, chi asserisce derivare dal lombardo “mona”, che significa signora; un’altra versione lo vuole derivare dal tedesco “monatlic”, cioè mensile, una terza dal milanese “monat” cioè monaco. I monatti erano chi trasportava gli appestati o i cadaveri di questi, che provvedevano al loro seppellimento e alla distruzione, tramite fuoco, di ogni oggetto che poteva portare contagio.

Portavano appariscenti abiti rossi e un campanello al piede, così segnalavano la loro presenza. Il palazzo Acerbi, è una costruzione in stile barocco del periodo secentesco, che si può ammirare in Corso di Porta Romana al numero tre. Nel palazzo il senatore Ludovico Acerbi, incurante della peste, organizzava sontuose feste e, almeno così si racconta, nessuno si ammalò mai di peste, e questo fece dire al popolino che fosse il diavolo a reggere le sorti del palazzo. La paura fu tale, che nel mese di agosto furono giustiziati come untori in Piazza Vetra, Gian Giacomo Mora, il Piazza e Girolamo Migliavacca. La piazza è nei pressi delle colonne di San Lorenzo e, secondo gli occultisti e i maghi, è luogo di forze e influenze maligne.

- Processione col corpo di San Carlo Borromeo per scongiurare la peste. Martedì 11 giugno 1630 il Cardinale Federico Borromeo guidò un’imponente processione, per le strade di Milano, per chiedere l’intercessione di San Carlo nel far cessare quel flagello. Il termine processione è dal latino, e significa procedere, andare avanti; ed era così detta perché le persone che vi prendevano parte avanzavano molto lentamente, tra preghiere, litanie e canti sacri, seguendo reliquie o statue di Santi. Vale ricordare che nell’album “Anche per oggi non si vola” di Giorgio Gaber, c’è una sua canzone sulla peste.

- Luglio 1630 muore a Milano, contagiato dalla peste, il pittore Daniele Crespi. Il Crespi è un pittore italiano annoverato tra i maggiori esponenti del barocco milanese. Alcune sue opere sono: L’ultima Cena, esposto alla Pinacoteca di Brera, la cena di San Carlo Borromeo, nella chiesa di Santa Maria della Passione, e il ciclo di San Bruno nella Certosa di Garegnano o Certosa di Milano.

Ci sarebbero altri fatti da narrare, ma mi accorgo di aver già scritto molto, per cui vi rimando a un prossimo anno.

Potrebbe interessarti anche:

A Milano nel 1916 avvenne...

A Milano nel 1952 avvenne...

A Milano nel 1630 avvenne...

A Milano nel 2005 avvenne...

Pin It