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Storie e tradizioni popolari per il mese di Dicembre

Nella nostra bella Italia moltissime sono le tradizioni popolari legate ad ogni mese dell’anno, possiamo affermare che ogni regione è portatrice di storie e leggende diverse, tanto da farne un patrimonio davvero interessante. Con quest’articolo vi voglio far conoscere alcune di queste tradizioni legate al mese di dicembre, mese ricco di festività.tradizioni mese dicembre foto milanofree ai

Santa Barbara: Protettrice e Patrona

  • Il 4 dicembre si è festeggiata la ricorrenza di santa Barbara, considerata patrona dei minatori, vigili del fuoco, artiglieri, campanari e invocata contro il fulmine. Diverse sono le onoranze religiose a lei dedicate, oltre che in una chiesa, ad esempio anche con la santa Messa celebrata in una miniera che, vi garantisco ha un fascino tutto speciale. Altra celebrazione è quella fatta in una caserma dei Vigili del Fuoco, anche questa, soprattutto per i bambini che restano affascinati dai mezzi e dalle divise. Una ricorrenza da non dimenticare poiché riporta al ricordo di tanti nostri avi che si sono spaccati la schiena e rovinato i polmoni nelle miniere e ai valorosi Vigili del Fuoco sempre pronti a intervenire per lottare contro le fiamme e il fumo a volte davvero difficili da domare.

San Nicola: L'Origine di Babbo Natale

  • Il 6 dicembre è la volta di un altro santo, precisamente san Nicola, che poi divenne Babbo Natale. Mentre quest’ultimo è una invenzione, il primo è esistito davvero; nacque in terra di Turchia nel 270 e vi morì il 6 dicembre del 343. Nel 1087 le sue spoglie furono traslate nella città italiana di Bari. La storia più conosciuta del Santo è quella che narra della sua generosità verso un padre miserabile che per non morire di fame decise di far prostituire le sue tre figlie, donando loro del suo denaro per evitare questo oltraggio. Questa storia è citata anche dal sommo poeta Dante Alighieri che in Purgatorio XX, 31-33 scriveva così:

“Esso parlava ancor de la larghezza

che fece Niccolò alle pulcelle,

per condurre ad onor lor giovinezza.

Krampus: La Figura dell'Uomo Selvatico

  • Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre nella Alpi si vedono discendere i “Krampus”, tradizione appartenente “all’uomo selvatico”. Questi personaggi coperti di pelliccia e nascosti dietro maschere animalesche, normalmente fatte di legno, scendono a valle nei paesi aggirandosi nelle strade suonando campanacci, tamburi, corni e brandendo una frusta che fanno schioccare, impaurendo ancor di più i passanti o i bambini. Si racconta anche che il Krampus, essere demoniaco, sia stato da san Nicola costretto a servirlo. È particolarmente una tradizione sentita in Trentino Alto Adige, in Friuli, in Austria e in Germania. Il termine Krampus significa “morto, putrefatto”, mentre kramp vuol dire “artiglio”. In Italia è possibile assistere a queste manifestazioni ad esempio a Bressanone, a Brunico o a Levico Terme in Valsugana.

L'Immacolata Concezione

  • Altra ricorrenza religiosamente importante è quella dell’8 dicembre, ossia dell’Immacolata Concezione, una festività cristiana e che innalza il valore e la grandezza della Donna nella maternità. È una delle feste Mariane più importanti che si celebra in tutto il mondo cristiano. L’arte della pittura ha trovato grandi maestri che si sono cimentati nel rappresentare questo avvenimento, soprattutto a partire del XVII secolo, con opere davvero stupende.

Santa Lucia: La Notte dei Doni

  • Un’altra ricorrenza molto attesa dai bambini/e è quella legata a Santa Lucia che, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, al suono di un campanello, vestita tutta di bianco e accompagnata da un asinello, passa di casa in casa a lasciare dei doni per i più piccoli. Vi era anche l’usanza, e la ricordo anch’io poiché mia mamma mi faceva compiere il gesto, era quello di bagnarsi gli occhi con acqua benedetta in quanto la Santa avrebbe protetto la vista.

Il Cepp: Una Tradizione Lombarda

  • Tralascio la ricorrenza del santo Natale perché da sola basterebbe per fare l’intero articolo. Voglio però riportare una vecchia tradizione che era usa nella nostra terra di Lombardia quando nelle case di campagna o di montagna vi era ancora il caminetto. Questa tradizione era chiama del “Cepp”, ossia del ceppo, un grosso pezzo di legno da ardere, che si dovevano mettere sul fuoco a bruciare il giorno di Natale e proseguire sino a Santo Stefano o addirittura all’Epifania, senza mai lasciar spegnere il fuoco. Le ceneri poi veniva conservate e sparse nei campi per renderli maggiormente fertili. Addirittura nella Prima guerra mondiale ad alcuni soldati lombardi è stato trovato un sacchetto contenete cenere di un ceppo bruciato la notte di Natale, portato come talismano per allontanare le sciagure della guerra.

Ancora moltissime sono le usanze e le tradizioni dicembrine, ma per questa volta mi sono limitate a queste.

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