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La Brianza che ispirò sant’Agostino

  • Stefano Todisco

Cassago Brianza, un piccolo comune della Brianza lecchese viene identificato come l’antico borgo di Cassiciacum, luogo di residenza di sant’Agostino prima di ricevere il battesimo cristiano.

Un passo dell’undicesimo libro delle Confessiones cita:

“Tuoi siamo, lo attestano le tue esortazioni e poi le tue consolazioni:

fedele alle promesse, rendi a Verecondus l’amenità sempre verde del tuo paradiso,

in cambio della sua campagna a Cassiciaco,

ove riposammo in te dalla confusione del mondo,

poiché egli ha rimesso i suoi peccati sulla terra, sul monte pingue, il tuo monte, l’altura ubertosa” 

Aurelio Agostino (354-430 d.C.) giunse a Roma dalla sua terra natia, la Tunisia per trasferirsi poi a Milano (Mediolanum) dove rimase affascinato dalle parole di Aurelio Ambrosius (Sant’Ambrogio), vescovo e patrono della città.

cassiciacumQuasi sicuramente Agostino si ritirò nella campagna brianzola prima di convertirsi dal manicheismo al cristianesimo. Cassago Brianza avrebbe ospitato sul proprio suolo una villa rustica di proprietà di un tale Verecondus, di fede pagana ma sposatosi con una cristiana, che ospitò Agostino tra il 386 ed il 387 d.C.

Nella città moderna è stato da poco (2010) inaugurato il parco monumentale laddove si trovavano i resti dell’antico insediamento di Cassiciaco. 

la fontana di Sant'Agostino

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