San Valentino: storia e leggenda
Prima di cominciare il viaggio di Carnevale, abbiamo la sosta del 14 febbraio perché San Valentino è diventata una festa popolare laica che serve ad incrementare i consumi.
In realtà il calendario liturgico vi festeggia, dopo la riforma del 1970, i Santi Cirillo e Metodio che, vissuti nel IX secolo, furono gli evangelizzatori della Russia.
Un tempo, la loro festa cadeva il 7 luglio, mentre il 14 febbraio era dedicato a San Valentino, oggi cancellato dal calendario universale perché poco significativo per la Chiesa. Ma la cancellazione non ha avuto alcun effetto, tant'è che gli almanacchi e i calendari continuano a registrarne il nome aggiungendo quello dei due evangelizzatori della Russia.
Di San Valentino si hanno scarse notizie certe e molte leggende: una passio anteriore al secolo VIII narra che viveva a Terni; inviato a Roma per guarire da un'artrosi deformante il figlio di un certo Cratone, fu arrestato per ordine del prefetto Placidio perché si rifiutava di sacrificare agli dei e venne decapitato. Il suo corpo fu trasferito a Terni e sepolto, dove sorse una basilica trasformata radicalmente nel 1618. La festa fu inserita dal Venerabile nel catalogo di tutti i Santi al 14 febbraio.
L'originale festività religiosa prende il nome dal santo e martire cristiano Valentino da Terni, e venne istituita nel 496 da papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana delle lupercalia.
Alla stessa data è ricordato un altro San Valentino che però non è mai stato un santo ma semplicemente il benefattore che finanziò la costruzione della basilica e che perciò le diede, secondo la tradizione dell'epoca, il nome.
Successivamente, nella leggenda le due figure si sono confuse fino a dare origine ad un solo San Valentino che è commemorato nel martirologio romano il 14 febbraio, giorno in cui veniva celebrata l'antica festa di santa Febronia.
La festa di san Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio, ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. Tale tradizione fu poi diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra.
Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono.
La pratica di celebrare questa festa scambiandosi messaggi d'amore e regali fra innamorati, risale probabilmente all'alto medioevo, e potrebbe essere in particolare riconducibile al circolo di Geoffrey Chaucer in cui prese forma la tradizione dell'amor cortese.
Alla sua diffusione, soprattutto in Francia e in Inghilterra, contribuirono i benedettini, attraverso i loro numerosi monasteri, essendo stati affidatari della basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda metà del VII secolo.
Soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, e per imitazione anche altrove, il tratto più caratteristico della festa di san Valentino è lo scambio di bigliettini d'amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare dell'amore romantico (la colomba, l'immagine di Cupido con arco e frecce, e così via).
A partire dal XIX secolo, questa tradizione ha alimentato la produzione industriale e commercializzazione su vasta scala di biglietti d'auguri dedicati a questa ricorrenza.
Il giorno dopo la festa degli innamorati, il 15 febbraio si festeggia san Faustino, patrono dei single.
Laura Nicoli
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