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Esselunga, azienda italiana della grande distribuzione

L’azienda raccontata in quest’articolo è quella dell’Esselunga S.p.A., una delle aziende italiane simbolo della grande distribuzione.esselunga

È necessario tornare alla metà degli anni cinquanta quando l’imprenditore americano Nelson Rockefeller, fondò, con alcuni soci italiani, la prima catena italiana di supermercati, la “Supermarkets Italiani S.p.A”.

La proposta andò in porto grazie ai contatti con la Camera di commercio italo-americana, che fu di aiuto per la ricerca dei soci, tuttavia, anche in questo caso il destino giocò le proprie carte, infatti, nel 1957 il signor Marco Brunelli, imprenditore, e il signor Guido Caprotti si trovavano a trascorrere un fine settimana a Saint Moritz e gli capitò di ascoltare una conversazione dei fratelli Brustio, dirigenti della Rinascente, parlare del fatto che alcuni americani erano in trattative per aprire dei supermercati in Italia. Lo spiccato senso per gli affari convince i due auditori che si tratta di un’opportunità d non lasciarsi scappare. Rientrati a Milano convincono Bernardo Caprotti dell’ottima possibilità, e così studiano l’operazione per battere la Rinascente.

Chiesero e ottennero la mediazione della contessa Laetitia Boncompagni Pecci Blunt, grazie alla quale riuscirono a prendere contatto e invitare a Milano il magnate americano. Giunto a Milano, l’industriale fu ospite a cena in una dimora alle spalle del Teatro della Scala dove una cena tipica lombarda, con risotto e involtini, suggella l’accordo e la nascita di Esselunga.

Dopo questa cena di lavoro assai proficua, nell’aprile del 1957, in via Leopardi, 27 a Milano, fu costituita una società con il nome di “Supermarkets Italiani S.p.A.”, con capitale americano per il 51% e il rimanente spartito tra azionisti italiani, tra cui i due fratelli Caprotti, che allora erano industriali nel campo tessile.

Una divergenza con la dirigenza americana si ebbe quando l’azionista statunitense voleva che i negozi italiani fossero, tanto nella gestione quanto nell’aspetto perfettamente identici a quelli americani, inoltre anche il nome doveva ricalcare il loro modello. Alla fine furono i fratelli Caprotti a suggerire di chiamarlo semplicemente Supermarket. Nasce così il primo punto vendita della Supermarkets Italiani S.p.A., siamo al 27 novembre 1957, e trova spazio in un’ex officina di Viale Regina Giovanna a Milano.

L’insegna, affidata al disegnatore Max Huber, vede la scritta “ Supermarket”, caratterizzata da una esse con la parte superiore molto allungata, e sarà proprio questa lettera ad assegnare il nome “ Esselunga”. I fratelli Caprotti, nel 1961, acquistarono il 51% della quota detenuta dai Rockefeller, e nel 1965 Bernardo Caprotti diviene amministratore delegato.

Nel corso della sua storia, che continua tuttora, l’Esselunga di Bernardo Caprotti, si è trovata coinvolta in vicissitudini giudiziarie e sindacali con esiti diversi. Le presenze dei supermercati Esselunga sono prevalenti nel nord-ovest italiano, con ben novantaquattro punti in Lombardia. Una nuova vicenda giudiziaria vede Caprotti protagonista, e questo dopo la pubblicazione del libro “ Falce e carrello”, dove l’industriale sosteneva di aver incontrato ostacoli all’espansione del suo gruppo nelle regioni definite “rosse”, grazie alle Coop locali, le quali lo citarono in giudizio. Dopo varie vicissitudini giudiziarie, l’Esselunga ne uscì indenne.

Il 30 settembre 2016 Bernardo Caprotti, a novant’anni, terminava la sua esistenza terrena.
Il regista Giuseppe Tornatore fece un cortometraggio, dove i protagonisti furono Caprotti e la catena commerciale dell’Esselunga; tuttavia non solo film, ma anche alcune canzoni citano i supermercati Esselunga, come ad esempio “ L’impresa eccezionale”, degli Articolo 31, o di J-Ax “ Io non sono partito”, e altre. Nella nostra città i supermercati Esselunga presenti sono ventisette, ubicato in varie zone di Milano.

Offrono alla clientela la possibilità di acquistare on line con il recapito della spesa a domicilio (con un contributo di consegna), così come una volta effettuata la spesa nel punto vendita è possibile richiedere la consegna presso l’abitazione alle persone anziane (in questo caso gratuitamente).

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