A 40 anni dalla sua scomparsa: perché è morto John Lennon?
L’avvento di Internet ha cambiato il modo di cercare la musica e i talenti. Anni fa i giovani scoprivano questo mondo ascoltando i vinili (33 giri o 45 giri) spesso depositati nelle cantine dei papà, dove si lasciavano (ancora oggi) i ricordi e il buon vino.
Rovistando nel tempo perso, si scovavano gli artisti del passato, che rappresentavano generazioni e momenti storici.
La musica all’epoca era ricerca di una “fantasia” e continua sperimentazione.
Tanti hanno scoperto i Beatles in quegli anni ed hanno iniziato a capire a loro storia fatta di intrecci, genio e leggenda.
I Beatles rappresentavano la rivoluzione di una società, che aveva il desiderio di cambiare e di proiettarsi in un futuro diverso.
I Rolling Stones erano i ribelli, incarnavano la ribellione ma nei Beatles cresceva una fiamma destinata a rimanere viva per sempre.
Tra i fab four, c’era John Lennon, il visionario e il più politico dei Beatles, irriverente quando affermò addirittura “Siamo più popolari di Gesù Cristo!
Sono passati tanti anni dalla scoperta dei Beatles, che abbiamo portato sempre nel viaggio del tempo, che sembra non si sia mai fermato. Eterni.
Ora siamo arrivati al 2020, un anno particolare, unico segnato dal covid e dalla scomparsa di tanti personaggi del mondo televisivo e calcistico, che hanno preso l’attenzione dei media.
In questo anno nefasto, ricorre anche l’anniversario dei 40 anni dalla scomparsa di John Lennon.
L’altra sera ne parlava in tv in seconda serata, .. forse il mondo intero si è dimenticato del suo messaggio di pace, di rivoluzione e di un “un mondo migliore”.
A pochi giorno dalla “natività”, in ogni angolo del pianeta sentiremo la canzone di Natale più famosa al mondo: Happy Christmas, pezzo leggendario composto dal nostro artista assieme a Yoko Ono.
Allora sorge la domanda:
perché è morto John Lennon?
Sono state fatte dozzine di ipotesi su quanto accaduto quell’8 dicembre del 1980, sulle motivazioni che hanno portato all’omicidio: tradimento degli ideali da parte di Lennon, gesto squilibrato, ossessione per il mito, etc.
Di tutto di più.
Quarant’anni dopo, si parla ancora di mistero e persino di complotto anche per alimentare la discussione politica.
A parere di chi scrive la morte di Lennon è una fatalità storica, che colpisce spesso i grandi artisti.
Dobbiamo rispondere alla domanda, cercando non la causa, ma il significato!
La scomparsa di Lennon è un messaggio che il mondo intero deve recepire, ovvero “lotta non contro qualcuno” ma lotta come nuovo movimento culturale/politico che abbraccia l’economia, la salute, l’ambiente, il mondo dei diritti e delle diversità.
Questo movimento può trovare espressione nella politica, ma non necessariamente, ma anche nel senso civico, o più semplicemente nel buon senso.
Riprendiamo il buon senso, quando a Natale ascolteremo “Imagine” e magari ci aiuterà a superare questo momento.
Continuiamo a dirci “andrà tutto bene” oppure come dice lui “:
Andrà tutto bene alla fine. E se non andasse bene, vuol dire che non è ancora la fine.
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