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Dò diversiv ambrosian: motti e ricette milanesi

Vi vado a raccontare alcuni motti e proverbi, magari conditi con una ricetta milanese, inscì, tant per fà passà on pòo de temp in leggerezza. navigli milano pixabay

- Putost che roba vansa, crepa pansa. Sicuramente un detto inventato da un ingordo, che però a ben vedere.....

- I testard e i litigatt ingrassa i avocatt. E lor se freghen i man e se riempien el portafoeuj.

Allora per addolcire un po' eccovi questa ricetta: la Barbajada. In un recipiente, se possibile di rame non stagnato, versare due tazzine di cioccolata liquida, che si prepara con acqua e cioccolato amaro, due di latte e due di caffè. Mettere il tutto su un fuoco medio, preoccupandosi di sbattere bene il composto sino a che la superficie appare ricoperta di una schiuma bianca. Versare in tazza e consumare, in inverno calda, in estate fredda, magari guarnita con panna montata.

- Quand s'è daa ona parolla, besogna mantenila. Magara! Ona volta l'era inscì, incoeu l'è ona raritàa.

- Magg ortolan, tanta paja e pòch gran. È proprio il maggio di questo 2018, molto piovoso che vede crescere l'erba e la verdura ma il foraggio e il grano ne soffrono.

- L'amor e la fritada i vann faa in ona fiamada. Che vuole invitare a non tirare le cose per il lungo, ma a decidersi ad arrivare al dunque.

- A san Giovann i scires fann el "giovannin". La festa di san Giovanni sappiamo cadere il 24 giugno, ebbene, per quella data meglio che le ciliegie siano già state raccolte perché sennò il loro interno sarà abitato dal vermetto. Perché il vermetto si chiami "giovannin" mì soo proppi no.

- L'omm de bon coeur l'è bon anca se no 'l voeur. Che poi essere di animo buono non vuol dire essere dei fessacchiotti o sprevveduti, anche se c'è chi pensa proprio così. Se si fosse tutti un po' più buoni, più comprensivi.... capisco che allora gli avvocati i saria minga tant content!

- Chi voeur tropp finiss a fà nagòtt. Che è come dire: chi troppo vuole nulla stringe.

- Ottober l'è el mes che se pertega i rogòr. Ossia, ottobre è il mese che si scuotono le querce per far cadere le ghiande, i giand, che poi si davano ai maiali per farli ingrassare. In tempo di carestia, o di guerra, le ghiande si facevano tostare e si riducevano in farina per fare pani e dolcetti, così come lo si faceva con i castègn.

- Amòr noeuv el va e 'l ven, amòr vecc el se mantèn. Si vuole intendere che solo un amore profondo, vero, fedele, leale si mantiene a lungo e per sempre. L'è in pratega come el bon vin, che el dév ben stagionà per vess miglior.

- I piasèe del temp passaa hin piasèe desmentegà. Non si possono più rivirere se non con la memoria ma, a pensarci bene, è ben poca cosa. E allora? Beh, viviamone degli altri!

- Per terminare eccovi una nuova ricetta meneghina. Il Vin cott, Vino cotto. Se possibile, in un paiolo di rame mettere due litri di mosto naturale di uva nera, poi unire cinque noci intere munite del loro guscio. Cuocere a fuoco medio, tenendo mescolato perché il mosto non si attacchi sul fondo. Appena il composto si sarà ridotto di due terzi il vino cotto è pronto. È possibile imbottigliarlo e conservarlo per anni. Si può usare come bevanda diluita con acqua oppure come sciroppo.

Ben, adess mi gh'hoo ultimàa, a vialter el piasè de fà.

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