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Riti e usanze della Candelora a Milano

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Il 2 di febbraio si celebra la festa cattolica della Candelora, detta anche festa delle candele, tuttavia il termine più esatto, essendo una festa religiosa, è quello della Presentazione di Gesù al Tempio, così come prescriveva il rito ebraico, ossia di presentare dopo 40 giorni dalla nascita il primogenito al Tempio.

Prima del Concilio Vaticano II la festa era conosciuta anche come la Purificazione della Vergine Maria. Il nome candelora è dovuto al rito di benedizione delle candele, che rappresentano il simbolo di Cristo che è "luce per illuminare le genti", parole espresse da Simone il Vecchio vedendo Gesù al tempio con la preghiera "Nunc dimittis", conosciuta anche come Cantico di Simeone.

La candela benedetta del sacerdote, dopo la processione, viene portata a casa e posta o vicino all'acquasantiera, che una volta si teneva in camera da letto, o nella stalla o nel fienile, evitando di lasciarla chiusa in un cassetto magari per anni, quando poi se ne ravvedere la necessità, ad esempio in caso di una malattia, di calamità naturali, o in presenza di un moribondo, la candela veniva accesa. Era anche usanza, in caso di mal di gola, mettere due candele benedette incrociate sulla gola dell'ammalato.

Questo per quanto attiene all'aspetto religioso, poi vi è anche la tradizione popolare che, giustamente, reclama un suo spazio. Vediamo allora alcuni riti e detti su questa ricorrenza.

Penso che tutti o quasi conoscano il detto lombardo: "Alla Madonna della Candelora dall'inverno siamo fora, ma se nevica o tira vento per 40 giorni siamo ancora dentro". Oppure questi altri due che dicono: "Candelora in foglia, Pasqua in neve" e "Se il Sole ammicca il giorno della Candelora, seguirà un freddo pungente".

Una tradizione superstiziosa era quella della pratica del "fascino", che consisteva nel mettere in una bacinella d'acqua tre capelli della persona che si pensava potesse aver esercitato il malocchio, quindi si aggiungevano tre gocce di olio, se questa si allargavano formando delle figure era segno positivo del malocchio, allora si segnava con delle croci, si tagliava e gettava, meglio in acqua corrente.

In alcune località è tradizione disfare il presepe dopo la festa della Candelora.

Un altra tradizione popolare vuole che gli Orsi escano dal loro letargo e osservano il tempo, se il cielo è nuvoloso danzano perché l'invero è finito, se invece vedono il sole, rientrano nella loro tana perché ci sarà ancora un mese di freddo.

È evidente che i riti traggono origine da tradizioni culturali, miti e simboli legati al paganesimo per celebrare la festa della luce dell'inverno e la fecondità del bestiame; ricordiamo ad esempio i riti celtici. Molti ricorderanno che un tempo era uso accendere nei campi dei falò, simbolo di luce ma anche di chiusura della vecchia stagione e apertura speranzosa verso la nuova.

Anche la tradizione culinaria pretende la sua parte, ecco allora che ad esempio una preparazione per il giorno della Candelora, era quella dei "tortelli al forno", oppure piatti a base di latte e uova, rispettando il simbolismo che questi annunciano. In Alto Adige ad esempio si facevano dei dolcetti tondi ripieni di marmellata chiamati "chiodi o borchie". Anche in questo caso il cerchio è simbolo del Sole. Era anche usanza, soprattutto in terra di Francia, offrire delle "crêpes" come simbolo di amicizia.

Una usanza era anche quella di prendere una candela bianca, meglio se benedetta, accenderla e girare in senso orario per le varie stanze della casa per sprigionare l'energia salutare della luce.

filastrocche e modi di dire legati alla Candelora

Ecco adesso alcune filastrocche e modi di dire legati alla festa della Candelora.

Delle cere la giornata

ti dimostra la vernata,

se vedrai pioggia minuta

la vernata sia compiuta,

ma se vedi sole chiaro

marzo sia come gennaro.

Ecco una filastrocca in dialetto lombardo:

A la Madona da la Scirioeura

dol inverno a semm da foeura,

ma s'al fioca o al tira vent

quaranta dì a semm anmò dent.

Un modo dire era questo: "La neve della Candelora dura quanto la suocera con la nuora", per dire che la neve che cade alla Candelora durerà ben poco.

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