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Gianna Beretta Molla mamma, medico e santa

gianna molla 1Una mamma molto speciale, che seppe coniugare la vita della famiglia e l’amore per Dio. Una mamma, che come molte altre, non esitò a sacrificare la propria vita per i suoi figli.

Decima figlia di una coppia della piccola borghesia lombarda, Gianna Beretta Molla nacque a Magenta il 4 ottobre del 1922.

Il padre, modesto impiegato di un cotonificio, era da sempre un devoto cattolico, tanto che si era unito ai terziari francescani come laico.

Gianna visse la sua infanzia tra Milano e Bergamo, anche se la sua serenità venne turbata dalla morte di tre dei suoi fratelli a causa della tubercolosi, di cui era affetta anche la sorella maggiore Amalia.

Quando il 4 aprile del 1928 la piccola fece la sua prima comunione a Bergamo Alta, promise con tutta se stessa di non perdere mai i valori cristiani che i suoi cari la avevano insegnato.

Nel 1937, dopo la morte di Amalia, Gianna con la sua famiglia si trasferì a Genova, dove cominciò a frequentare il ginnasio, con il sogno di diventare un medico.

In quello stesso periodo frequentò un corso di Esercizi Spirituali, che ebbe un influsso fondamentale nel suo cammino spirituale.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale, Gianna conseguì la maturità classica, ma non poté festeggiare, in quanto qualche tempo dopo morirono, a pochi mesi di distanza, i suoi genitori.

Nell’ottobre del 1942 Gianna e i suoi fratelli decisero di tornare a Magenta, dove si stabilirono nella casa in cui la ragazza era nata.

gianna molla 2Sempre spinta dal desiderio di fare del bene al prossimo, cominciò a frequentare l’università prima a Milano e poi a Pavia, dove si laureò in Medicina  il 30 novembre del 1949.

Il 1 luglio del 1950 il giovane medico iniziò a lavorare presso un ambulatorio medico INAM a Mesero, dove si fece ben presto amare da tutti per il suo carattere gentile e solare.

Nel 1952 Gianna conseguì la specializzazione in Pediatria e rivolse le sue cure in particolare verso gli anziani e le giovani mamme.

L’8 dicembre del 1954, grazie all'intervento di padre Lino Garavaglia,  incontrò Pietro Molla, un dirigente della S. A. F. F. A, la fabbrica di fiammiferi magentina, membro dell’Azione Cattolica locale.

Dopo un breve corteggiamento, i due giovani si fidanzarono e il 24 settembre del 1955 venne celebrato il loro matrimonio nella basilica di San Martino a Magenta. 

I due sposi si stabilirono a Ponte Nuovo, dove Gianna lavorò come responsabile del Consultorio delle mamme e dell’asilo nido della O. N. M. I locale.

La felicità di Pietro e Gianna venne completata quando, tra il 1956 e il 1959, nacquero tre stupendi bambini, Pierluigi,  Maria Zita chiamata Mariolina e Laura.

Tutto sembrava andare per il meglio, tanto che nel settembre del 1961 la giovane donna rimase incinta per la quarta volta.

Ma durante una visita di controllo Gianna apprese di avere  un fibroma all’utero e che rimuoverlo non avrebbe permesso il completamento della gravidanza.

Fedele alla sua forte fede cattolica, la donna decise di non abortire e, con grandi sacrifici, riuscì,  il 20 aprile del 1962 a dare alla luce la piccola Gianna Emanuela.

gianna molla 3Ma subito dopo il parto Gianna venne colpita da una peritonite settica e, nonostante le molte preghiere dei suoi cari, morì nella sua casa di Ponte Nuovo il 28 aprile del 1962, a soli 39 anni. 

Nel 1972 l’arcivescovo di Milano, Giovanni Colombo, promosse presso l’allora Papa Paolo VI la causa di beatificazione di Gianna Beretta Molla, che nel 1981 Giovanni Paolo II dichiarò venerabile.

Finalmente il 24 aprile del 1994 Gianna venne proclamata Beata e il 16 maggio del 2004 fu ufficialmente dichiarata Santa.

La sua tomba si trova nel cimitero di Mesero, mentre la sua memoria liturgica viene celebrata il 28 aprile. 

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