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Carlo Acutis, un personaggio lombardo beato

carlo maria acutisIl personaggio di cui vi voglio parlare in quest'articolo è un giovane contemporaneo che il 10 ottobre verrà beatificato dalla Chiesa Cattolica. Mi riferisco a Carlo Acutis, nato a Londra, da genitori italiani, nel Maggio del 1991 e morto a Monza nell'ottobre del 2006, e che da papa Francesco è stato proclamato venerabile il 5 luglio del 2018.

La famiglia, esponente dell'alta borghesia milanese, si trasferisce a Milano dall'Inghilterra, dove si trovava per lavoro, e il giovane Carlo frequenta la scuola elementare e media presso le suore Marcelline e il liceo classico presso i Gesuiti dell'istituto Leone XIII. La sua infanzia e adolescenza fu più che normale, tra gli affetti familiari, le amicizie, i giochi, lo studio, tra cui si trova la sua passione nell'informatica, e la sua attenzione per i poveri, per tutti coloro che facevano fatica a vivere, vuoi per malattia vuoi per povertà economica.

Aiutava mendicanti, disabili, anziani, bambini, extracomunitari; si preoccupava degli amici i cui genitori si stavano separando; in classe prendeva le difese dei più deboli, difendendo con determinazione i disabili che venivano presi in giro. Carlo amava anche gli animali, infatti, possedeva due gatti, quattro cani e molti pesci rossi, così come ci teneva a vedere la natura rispettata e pulita e, amante anche della montagna, ogni volta che si trovava a passeggiare nella natura non disdegnava di raccogliere carte e rifiuti che incivili avevano abbandonato.

L'informatica era per Carlo una possibilità per testimoniare la sua fede cristiana, e proprio per questo verrà indicato come patrono di Internet. Nel suo computer installa anche un programma per recitare il santo Rosario. Ideò e organizzò la mostra sui Miracoli Eucaristici nel mondo, collaborando con l'Istituto San Clemente I. La mostra è già stata ospitata in tutti e cinque i continenti, tra cui alcuni santuari mariani più famosi, come Lourdes e Fatima. Nel 2006 improvvisamente gli fu riscontrata la leucemia fulminante che lo portò alla morte il 12 ottobre, presso l'ospedale san Gerardo di Monza. Carlo offrì la sua sofferenza per il papa e per la Chiesa. La sua salma fu seppellita nel cimitero di Assisi, da dove venne però traslata nel Santuario della Spogliazione, sempre in Assisi, identificabile da un monumento bianco nella navata destra.

Il 15 febbraio 2013 si iniziò il processo di beatificazione dell'Acutis, che si chiuse, con l'intervento dell'arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, il 24 novembre del 2016. Il 5 luglio 2018 papa Francesco, con la motivazione “la Chiesa riconosce che Carlo ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane”, lo dichiarò venerabile.

Nel novembre del 2019 alcuni medici espressero parere positivo su un presunto miracolo attribuito alla intercessione di Carlo, miracolo riconosciuto poi da papa Francesco nel febbraio del 2020, aprendo così la strada alla sua beatificazione che sarà celebrata in Assisi sabato 10 ottobre 2020 alle ore 16 nella Basilica di San Francesco.

Riporto, prima di terminare, alcuni pensieri di Carlo, ritenendoli quanto mai opportuni e attuali anche per i giovani di oggi, che spesso si lasciano trascinare su vie pericolose.

  • Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie.
  • Gli uomini si preoccupano tanto della bellezza del proprio corpo e non si preoccupano invece della bellezza della propria anima.
  • Che giova all'uomo vincere mille battaglie se poi non è capace di vincere se stesso con le proprie corrotte passioni?
  • Mi domando spesso come tanta gente possa fare file interminabili per assistere a eventi mondani come un concerto rock e magari, pur essendo cattolici, non trovino mai il tempo per stare qualche secondo in silenzio davanti al tabernacolo contenente il Dio vivente.
  • L'Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo.

 

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