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Profezia ultimo Papa: così parlò Malachia

  • Stefano Todisco

stemma-card-camerlengoCos'è il conclave

Dal latino "cum clave" cioè "chiuso a chiave", il conclave è la sala e il procedimento di elezione di un papa.
Sono esclusi dal voto i cardinali oltre gli 80 anni di età e il numero degli elettori è stabilito a 120 membri.
L'elezione è preceduta da riti religiosi e dal giuramento dei presenti.
Il fumo che esce dalla stufa nella Cappella Sistina indica la mancata o la riuscita elezione papale: nero sta per non ancora eletto e si ottiene bruciando le schede del voto, bianca sta per eletto e si ottiene bruciando le schede con un po' di paglia umida. Una fumata gialla precede queste due come prova.

Dalla Loggia della Basilica di San Pietro si pronuncia il noto motto "habemus papam" con cui il cardinale protodiacono annuncia al mondo la nuova elezione e presenta il nuovo pontefice.

La profezia di Malachia

Santo irlandese, vissuto tra 1094 e 1148, Malachia di Armagh è ritenuto l'autore dell'omonima profezia sui papi: la Prophetia de Summis Pontificibus. Si tratta di un insieme di 112 motti molto laconici e diretti che indicherebbero le caratteristiche dei papi da Celestino II (1143) a Petrus Romanus, l'ultimo pontefice destinato a morire martirizzato.
Tale opera resta controversa e dibattuta poiché la profezia non è menzionata da San Bernardo di Chiaravalle, amico di Malachia del quale ci ha riferito alcune notizie. Inoltre molti studiosi, anche all'interno degli ambienti ecclesiastici, ritengono che il vero autore del manoscritto sia Arnoldo de Wyon, uno storico benedettino che lo pubblicò nel 1595 all'interno del suo Lignum Vitae: ornamentum et decus Ecclesiae.
Se l'autore fosse quest'ultimo la profezia sarebbe stata manipolata fino al 1595 ma per i papi successivi si mostrerebbe a tutti gli effetti come un insieme di motti, spesso veritieri.

Gli ultimi papi

Indipendentemente dal secolo di appartenenza, questo elenco di brevi responsi indica questi come gli ultimi papi:

Lumen in coelo (Luce in cielo) – Leone XIII (1878-1903). Il suo stemma presenta una cometa

Ignis ardens (Fuoco ardente) – Pio X (1903-1914). Di difficile interpretazione

Religio depopulata (Religione decimata) – Benedetto XV (1914-1922). Pontificò durante la Prima Guerra Mondiale e durante l'epidemia di spagnola, periodo in cui buona parte dell'Europa e del resto del mondo perì.

Fides intrepida (Fede intrepida) – Pio XI (1922-1939). Fu il papa che si espose contro i totalitarismi di Stalin ed Hitler accusando quest'ultimo di paganesimo germanico e di integralismo ed antisemitismo.

Pastor angelicus (Pastore angelico) – Pio XII (1939-1958). Questo è l'appellativo che compare nella lettera a Mussolini, scritta nell'aprile del 1940 da suor Elena Aiello.

Pastor et nauta (Pastore e navigatore) – Giovanni XXIII (1958-1963). Di origini umili (rurali) e patriarca di Venezia, città marittima per eccellenza.

Flos florum (Fiore dei fiori) – Paolo VI (1963-1978). Il suo stemma presentava il triplice giglio, considerato da sempre nell'araldica il fiore più nobile.

De medietate Lunae (Dal periodo intermedio della Luna) – Giovanni Paolo I (26 agosto – 28 settembre 1978). Fu pontefice per poco più di un mese, all'incirca lo stesso periodo di una fase lunare.

De labore solis (Dalla laboriosità del sole / dall'eclisse) – Giovanni Paolo II (1978-2005). Questo celebre papa fu molto attivo nel diffondere il dialogo tra popoli e religioni in tutto il mondo, così come il sole riverbera la propria luce su tutto il globo. La frase latina indica anche, nella letteratura poetica, l'eclisse di sole e sia il giorno della nascita sia il giorno del funerale di Karol Wojtyla avvennero due eclissi solari.

Gloria olivae (Gloria dell'olivo) – Benedetto XVI (2005-2013). La congregazione monastica degli Olivetani fa parte dell'ordine Benedettino e Benedetto XVI è nato il sabato santo, 16 aprile 1927, sotto il segno pasquale della palma d'olivo.

(Caput nigrum?) – è radicata convinzione che uno degli ultimi papi sarà di colore. Molti credono che si riferisca sempre a Benedetto XVI, sul cui stemma campeggia una testa di moro.

Petrus Romanus. In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum. Finis.

Questo responso alquanto sibillino cita un Petrus Romanus come ultimo papa, in un periodo di persecuzioni e tribolazioni, durante la caduta della città dai sette colli (Roma) e il giudizio, forse quello finale...

Pietro è un nome significativo poiché fu il nome del primo papa, Roma è una delle città più sante per il cristianesimo. È difficile interpretare questo motto ma è doveroso notare che l'attuale camerlengo (che non può essere eletto papa) sia il cardinal Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese.

Bibliografia

A. Melloni 2001, Il conclave: storia di una istituzione.

Arnoldo de Wyon 1595, Lignum Vitae, ornamentum et decus Ecclesiae. (Archivi Vaticani)

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