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Le Bosinade: antiche poesie satiriche in dialetto milanese

uomini milanesi1800La Bosinada. Che strana parola è mai questa? Per saperlo bisogna ritornare indietro nel tempo, sino al 1800, dove questa forma di composizione poetica popolare a contenuto satirico e scritto in dialetto milanese, era recitata da cantastorie e portata in giro per le contrade e i paesi della Brianza.

Il nome Bosin, anche se in un primo momento pare strano, era un diminutivo del nome milanese Ambrogio, anche se, per dirla davvero tutta, il termine identificava più il “brianzolo”, come “contadino dell’alto milanese”. La conferma di questo lo abbiamo nel rimarcare “le businate”, opere tra l’altro piuttosto colorite, legate proprio all’opera di un “bosin” più o meno famoso.

Come forma poetica non avevano una struttura fissa, ma potevano variare a seconda dell’estro del Bosin, così come la loro lunghezza, determinata dalla fantasia dell’autore.

Da documenti ritrovati, la più antica “bosinata” porta la data del 1650 e presentava questo titolo: “Noeuva Bosinaa fagg in temp de carnevaa da Maffè Scappà bosin in onor del Re bambin”.  Tuttavia le bosinate si fanno risalire a una data ancora più antica, anche se purtroppo su fogli ritrovati scritti, non è stata riportata nessuna data. La metà del XVII e l’inizio del successivo ci offrono la possibilità di leggere le bosinate ritenute più antiche.

Ne riporto alcuni titoli, ricordandone l’aspetto satirico.

  • Contrast tra marì e miee. (contrasto tra marito e moglie).
  • Sora on omm che porta el scossaa. (su un uomo che porta il grembiule).
  • Sora quij che giuga al lott. (su coloro che giocano al lotto).
  • Sora i donn de Milan che no poden stà senza on omm. (sulle donne di Milano che non possono stare senza un uomo).

Il poeta milanese Carlo Porta sappiamo che non disdegnava di definirsi lui stesso un “Bosin”, d’altro canto le sue poesie non mancano d’irriverenza e spirito satirico, anche se ben diverse dalle bosinate originali. Conosciute sono anche la bosinade dell’autore Gaetano Crespi, scrittore e poeta che si è distinto per il suo contributo alla letteratura milanese, che nel 1907 così descriveva una gara tra palloni aerostatici.

Queste le parole:

La bosinada sora i trii balon

Che hàn mandaa in aria i noster giornalista

L’è on dielegh faa ona sira sul Bastion,

in tra el gioeu pelatee e’l Pepin brumista,

el cunta el Pepp come se l’hin cavada

i balonista con la balonada.

Per chi volesse approfondire l’affascinante argomento ecco un breve e incompleto elenco di autori da consultare.

  • Francesco Cherubini, con le sue opere scritte in dialetto milanese.
  • Il già citato Gaetano Crespi.
  • Repossi Cesare, e le sue bosinate in dialetto milanese.
  • Fontana Ferdinando, con un’antologia meneghina

Ricordare momenti e scritti del nostro passato aiuta certamente, non solo a sorridere, ma a meglio capire il nostro presente milanese.

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