Monza e l'Arte del Cappello
Il cappello, un accessorio utilizzato sia da uomini che da donne, è presente in ogni angolo del mondo in diverse forme, materiali e stili. Nel corso della storia, ogni cultura ha creato cappelli che rispecchiavano le tradizioni, l’uso e lo status sociale del periodo: per cerimonie religiose, eventi bellici, feste, sport e molto altro. Ad esempio, il cappello indossato da un contadino era ben diverso da quello di un dignitario di corte. È interessante notare come ogni tipo di cappello avesse una funzione specifica, così come esistono cappelli adatti alle diverse stagioni, con modelli invernali e estivi.
Le tipologie di cappelli sono innumerevoli, ma non è questo il focus dell’articolo. Oggi voglio portare l'attenzione su una realtà storica di Monza che ha fatto dell'arte del cappello il proprio fiore all'occhiello: il Cappellificio Vimercati.
La Tradizione Cappellaia a Monza 🎓
Tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, Monza divenne un polo industriale di eccellenza nell’arte del cappello, grazie all’impegno di aziende come il Cappellificio Vimercati. Tuttavia, le radici di questa tradizione risalgono a tempi ancora più remoti: già alla fine del XVII secolo, a Monza si contavano piccole botteghe artigianali specializzate nella produzione di cappelli.
La vera trasformazione avvenne alla fine degli anni 1870, quando alcune di queste botteghe si evolsero in vere e proprie imprese grazie a investimenti industriali resi possibili dal miglioramento della viabilità e dall’introduzione di nuove tecnologie. Questo portò i cappellai monzesi a guadagnare fama internazionale, con nomi illustri come i Valera, i Cambiaghi, i Villa e molti altri.
A Monza si parlava della "città del cappello", con una produzione giornaliera di oltre 60.000 pezzi in 26 stabilimenti che impiegavano più di 3800 lavoratori. Questo successo fu tale che nel 1832 nacque il Pio Istituto dei Cappellai di Monza, un’associazione creata per fornire assistenza ai soci in caso di malattia o disoccupazione.
Purtroppo, l’avvento delle due guerre mondiali e, successivamente, il boom economico degli anni '50 con le sue nuove mode e mercati, portarono al progressivo declino dell’industria del cappello a Monza. Nonostante ciò, nel 1953, i fratelli Gabriele e Giulio Vimercati, con la loro esperienza e passione, fondarono un cappellificio familiare che, ancora oggi, è attivo grazie al contributo delle nuove generazioni.
Un Patrimonio da Non Dimenticare
Questa storia rappresenta un tassello importante della tradizione manifatturiera italiana, e Monza ne è stata una protagonista indiscussa. Per preservare questa memoria, è in corso un progetto per la creazione di un archivio digitale che raccoglierà le testimonianze di chi ha lavorato nei cappellifici monzesi, al fine di tramandare queste esperienze alle nuove generazioni. L’obiettivo a lungo termine è anche quello di istituire un Museo del Cappello a Monza.
In Attesa di un Museo del Cappello a Monza, Visita il Borsalino Museum
In attesa della nascita di un museo locale dedicato al cappello, gli appassionati possono visitare il celebre Borsalino Museum ad Alessandria, in Piemonte.
La Storia del Borsalino 🎩
La storia del museo inizia nell’aprile del 1857, quando Giuseppe Borsalino aprì un piccolo laboratorio di cappelli ad Alessandria. Da quell’atelier artigianale nacque un marchio destinato a conquistare il mondo. Oggi, il Borsalino Museum ospita una vasta collezione che celebra la tradizione di questo iconico marchio.
Indirizzo: Corso Cento Cannoni, 21 - Alessandria (Piemonte)
Contatti: Tel. 0131.1677091
Orari di apertura: Sabato e domenica dalle 15:30 alle 19:30
Prezzi:
- Biglietto intero: €3
- Biglietto ridotto: €2 (studenti, universitari, ragazzi dai 12 ai 18 anni, over 65)
- Ingresso gratuito: bambini fino a 12 anni
La Collezione del Museo 🎨
L’esposizione include oltre duemila cappelli, raccontati attraverso aneddoti, curiosità e leggende. Il percorso espositivo è suddiviso in otto sezioni che ripercorrono le tappe fondamentali della storia del cappellificio Borsalino.
Tra i pezzi esposti, si possono ammirare il Borsalino dedicato alle donne, i leggendari cappelli Panama e i celebri modelli che hanno fatto la storia del cinema. Chi non ricorda il fedora di Humphrey Bogart in Casablanca o il raffinato cappello indossato in La Grande Bellezza? Visitare il museo è un’esperienza unica, tanto che all’uscita molti visitatori sentono il desiderio di acquistare un cappello, magari proprio un Borsalino originale.