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Toni Capuozzo racconta “GIORNI DI GUERRA”

capuozzo giorni di guerra

Sarà ospite martedì 18 aprile alle ore 21.00 presso Palazzo Leone da Perego il giornalista Toni Capuozzo, storico inviato di guerra di Mediaset e già vicedirettore del Tg5, che presenterà a Legnano il suo libro ‘Giorni di guerra. Russia e Ucraina, il mondo a pezzi’, edito da Signs Publishing.

Toni Capuozzo parlerà anche di fotogiornalismo, un mestiere mutato. L’incontro si inserisce nella rassegna di eventi del Festival Fotografico Europeo.

Nel suo libro, in edizione aggiornata e ampliata, il giornalista raccoglie tutte le sue riflessioni sul conflitto tra Ucraina e Russia.

Un vero e proprio diario di guerra, suddiviso per giorni, fatto di appunti. Un volume arricchito da numerose illustrazioni e da una lunga galleria di fotografie di reporter italiani dal fronte: Fausto Biloslavo, Gabriele Micalizzi, Francesco Semprini e Vittorio Nicola Rangeloni.

“Non esistono guerre chirurgiche, né bombardamenti intelligenti – scrive Capuozzo – ci sono sempre colpe da distribuire: Putin, la sua politica di potenza, l’ordine di invasione. Biden, la sfida di una Nato senza confini. Il premier ucraino che si è fatto spingere nella sfida – vai avanti tu – senza valutare che, forse, per l’Ucraina libera era meglio essere una terra di nessuno o dei soli ucraini, scambi e commerci piuttosto che missili. Nessuno è completamente innocente, se non i civili”.

Un libro "aperto": attraverso QR Code, si potranno leggere anche le future riflessioni di Capuozzo sugli sviluppi della guerra. “Ci sono sempre colpe da distribuire - scrive Capuozzo - "nessuno è completamente innocente, se non i civili. Sono scettico sul ruolo che l’Occidente sta giocando. Siamo pronti a combattere, ma fino all’ultimo ucraino. È in gioco la democrazia, è in gioco l’Occidente, si mettono tutti l'elmetto però, poi, marcano visita al momento di andarci per davvero... in guerra".

Chi è Toni Capuozzo

Toni Capuozzo, all'anagrafe Antonio Capuozzo (Palmanova, 7 dicembre 1948), è un giornalista, scrittore, blogger e conduttore televisivo italiano.

Nel 1967 aderisce al Partito Comunista Italiano lasciandolo l'anno dopo per aderire poi a Lotta Continua.

Inizia l'attività di giornalista nel 1979, lavorando proprio al quotidiano Lotta Continua, per il quale segue l'America Latina, e diviene professionista nel 1983.

Dopo la chiusura del giornale, scrive per il quotidiano Reporter e per i periodici Panorama Mese ed Epoca.

Durante la guerra delle Falkland (1982) ottiene un'intervista esclusiva allo scrittore Jorge Luis Borges.

Successivamente, si occupa di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli.

È inviato per la trasmissione L'istruttoria. In seguito, collabora con alcune testate giornalistiche del gruppo editoriale Mediaset (TG4, TG5, Studio Aperto), seguendo in particolare le guerre nell'ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan e l'Unione Sovietica.

Vicedirettore del TG5 fino al 2013, dal 2000 ha curato e condotto “Terra!”, settimanale del TG5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro, sotto la direzione di Videonews. Ha tenuto inoltre, su TGcom24, la rubrica Mezzi Toni.

Nel 2021 ha realizzato per Mediaset il reportage “Il sogno di una cosa”, dedicato ai cento anni del PCI. Nel 2022, in occasione del trentennale dall’assedio di Sarajevo, ha realizzato per Mediaset lo speciale Sarajevo 1992-2022, ritorno all’inferno.

Nel 2009 Capuozzo ha messo in scena, con Mauro Corona e il complesso musicale di Luigi Maieron, Tre uomini di parola, uno spettacolo i cui proventi finanziarono la costruzione di una casa-alloggio per il centro grandi ustionati di Herat (Afghanistan).

Nella stagione 2009-2010 è stato direttore artistico del «Festival del Reportage» di Atri (Abruzzo).

Nel 2011, con Vanni De Lucia, ha messo in scena Pateme tene cient'anne, una storia di padri e di patrie.

Ha curato per anni l'editoriale in ultima pagina della rivista del Touring Club Italiano.

 

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