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Area B Milano: meno inquinamento ma quante polemiche

area b milanoA Milano nasce l'Area B. Dal 25 febbraio 2019 stop ai veicoli più inquinanti in un'area molto più vasta dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30.

Area B coincide con gran parte del territorio della città di Milano, è una zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti oltre a quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci.

Area B è attiva dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 19:30, festivi esclusi.
L'accesso, ove consentito, non è soggetto a pagamento.

La nuova ztl Area B ferma:
- Benzina Euro 0
- Diesel Euro 0, 1, 2, 3
- Moto a due tempi Euro 0, 1
Se il motto #MilanoCambiaAria sembra andare nella direzione sperata per allontanare la morsa dell'inquinamento cittadino, sono numerosissime le polemiche dei cittadini che sono convinti sia l'ennesimo intervento volto a fare cassa mascherato da ecologismo. Giustissimo bloccare i veicoli più inquinanti ma l'amaro in bocca è rimasto per tutti coloro che si erano lasciati convincere a passare ad un veicolo gpl per scoprire poi che anche questa tipologia di alimentazione era stata inserita tra quello a pagamento dell'Area C.

La nuova Area B di Milano è molto vasta, infatti corrisponde a quasi tutto il territorio cittadino, circa il 72 per cento della sua copertura totale.  L'Area B si aggiunge quindi all'Area C, la zona a traffico limitato del centro città, già attiva dal 2012.

Per evitare di rifare l'errore di far piovere sanzioni a tutti coloro che non sono informati, il Comune ha previsto a partire dal 2019 50 giorni di libera circolazione nell'area.  Al primo accesso l'automobilista riceverà al proprio domicilio un'informativa sul funzionamento del provvedimento con un invito a iscriversi al portale per controllare e gestire gli accessi. Dal secondo anno di entrata in vigore di Area B i residenti a Milano e le imprese della città avranno 25 giorni all'anno di ingresso libero, tutti gli altri 5 giorni. Esauriti i giorni di bonus, scatterà la sanzione di 80 euro, come previsto dal Codice della strada. 

Tra chi è certamente favorevole a limitare l'accesso dei veicoli più vetusti ed inquinanti, c'è anche chi contesta questo modo di continuare a fare cassa senza aver prima ampliato le linee metropolitane fino al di fuori dei confine della città.

Un provvedimento iniquo, dice Gilberto S. sulla bacheca dell'assessore Granelli, che penalizza le classi più deboli, atto solo a raccogliere voti. Ignoranza totale di tecnica motoristica quando sostengono che basta montare un FAP per migliorare la "classe euro" e totale assenza di confronto sul piano motoristico. Quelli del PD criticano quelli della Regione Lombardia per le tante deroghe e poi autorizzano gli ambulanti a circolare con mezzi vetusti per 500 chilometri all'anno (dotando i loro veicoli di scatola nera). Hanno riempito Milano di strisce blu e gialle contravvenendo la Legge che prevede anche strisce bianche ove ci siano quelle blu e gialle. Ci mentono sulle attività delle discariche bruciate in città. Hanno distrutto campi e alberi per far posto a Expo e ora di quell'area non resta nulla. Alle prossime elezioni mandiamoli a casa!

Quando avrete portato la metropolitana a livelli parigini, scrive Guido B., potremo parlare di riduzione del traffico in ingresso a Milano. Su quelli considerati veicoli inquinanti stenderei un velo pietoso. Curioso che i divieti, in questa città, siano all'avanguardia e i mezzi pubblici per far muovere chi porta lavoro e reddito a Milano degni dell'evo di mezzo. Facile arrivare a Milano con un'auto nuova, vero? Meno prendere un metrò dalle città intorno, visto che non esiste.

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