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Uno sguardo sul mondiale in Qatar: intervista all'opinionista Ilario Pensosi

ilario

Un mondiale di calcio  atipico  dagli altri mondiali : il mondiale in Qatar fin dall’inizio ha acceso tantissime polemiche, sia per alcuni presunti scandali di corruzione della FIFA e sia per le estreme e disumane condizioni lavorative degli operai che hanno costruito gli stadi.

Abbiamo voluto chiedere ad Ilario Pensosi, opinionista sportivo cosa ne pensasse in riguardo al torneo.

Dottor Pensosi, un mondiale incominciato tra mille polemiche. Cosa ne pensa di questo evento?

La sua natura, evoluzione e realizzazione ha inciso sul mondo sportivo e determinerà conseguenze sul piano economico, strutturale e politico. Questo evento rappresenta il momento del calcio mondiale e delle massima autorità calcistiche. Credo che questo evento, dopo il suo decorso, svanirà nei ricordi delle persone che amano il calcio.

Auspico, una rivoluzione dei vertici del calcio e un nuovo assetto strategico dei format dei mondiali.

La prima parte è giunta al termine, caratterizzata dall'uscita di alcune big come La Germania.

Come ha visto questa primo trascorso e qual’ è stata la squadra migliore fino ad adesso?

In un’altra trasmissione, ho ribadito che nelle semifinali figuravano Argentina, Brasile, Francia e una sorpresa dall’ Africa. Al momento la Francia mi ha impressionato in termini qualitativi, tattici e di personalità. Il Marocco è la sorpresa di questo mondiale; in cui ci sono tanti giocatori di spessore e l’entusiasmo nello spogliatoio a mio parere è altissimo.

Abbiamo visto tanti giocatori dare il meglio di sé. Chi è il giocatore che si sta più facendo notare in questa prima parte del torneo?

A mio parere ci sono tanti giocatori come:

HAKIM ZIYECH del Marocco

SALEM AL-DAWSARI (Arabia Saudita)

CODY GAKPO (Olanda)

TAKUMA ASANO (Giappone)

TIMOTHY WEAH (Stati Uniti)

YUNUS MUSAH (Stati Uniti)

ALEXIS MAC ALLISTER ( ARGENTINA)

MOHAMMED KUDUS (Ghana)

ENNER VALENCIA (Ecuador)

JEAN-CHARLES CASTELLETTO (Camerun)

Piero Hincapiè  ( ECUADOR)

Questi giocatori saranno oggetto di asta, di tanti top club, nel prossimo calciomercato.

Abbiamo visto squadre sconosciute come il Canada e L'Arabia Saudita che nonostante la non qualificazione agli ottavi hanno fatto un'ottima impressione.

Che ne pensa di tutto questo?

Non mi sorprende ciò, aggiungerei Ecuador e Giappone. Hanno investito nello sport in termini economici, stadi, strutture, giovani, e politiche mirate. Ecco i risultati, e si espanderà sempre di più in termini qualitativi e quantitativi.

Rimane un mondiale molto nostalgico senza la nostra nazionale. Cosa si prova a guardare un mondiale senza i nostri beniamini?

Presa di coscienza, consapevolezza e responsabilità di non aver prodotto nulla negli ultimi trent’ anni.

Al momento non siamo competitivi in Europa e nel mondo. Il nostro calcio è in crisi totale, e si ripercuote sul sistema complessivo. Occorre coraggio, programmazione, norme, strutture e giovani.

Ultimamente l`Italia ha giocato delle amichevoli. Cosa ne pensa, potrebbe essere di nuovo candidata per prossimo  il mondiale?

L’Italia deve partecipare al prossimo mondiale. Siamo maestri nelle imprese, e tante volte il nostro valore è emerso nei punti piú critici della storia. La nazionale dipende dal valore dei giocatori che proviene dai campionati europei. Per innalzare la nazionale occorre valorizzare giovani di qualità e di personalità italiani. Questo è possibile se i club puntano sugli italiani, se ci sono settori giovanili altamente qualitativi, strutture e personale qualificato.

Molti pensano che il Brasile sia la squadra favorita per la vittoria del torneo.  E' d'accordo su questo, chi potrebbe vincere il mondiale?

Credo Argentina, Brasile o Francia. Dispongono di rose impressionanti e del miglior gioco mondiale.

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