Quando è il momento di sostituire la caldaia
Quando la caldaia inizia a palesare malfunzionamenti con una certa frequenza, è il momento di iniziare a pensare alla possibilità di sostituirla, anche per evitare disagi che potrebbero mettere a repentaglio il comfort domestico. Tenendo in considerazione la possibilità di approfittare di alcuni incentivi vantaggiosi, si tratta di un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Più in generale, nel momento in cui ci si rende conto che il dispositivo di casa ha già molti anni alle spalle conviene rivolgersi a una ditta specializzata in installazione caldaie Milano, per prevenire i sintomi di inaffidabilità di un impianto che si potrebbe rompere da un momento all’altro. Arriva un momento in cui si spende di più per riparare che non per comprare un apparecchio nuovo, insomma: è meglio fare questi conti in anticipo.
Le tempistiche
Una caldaia, in linea di massima, ha una durata intorno ai quindici anni. Tuttavia, a mano a mano che il tempo passa, gli episodi di malfunzionamento si possono ripetere e moltiplicare: e poiché nessuno vuol correre il rischio di rimanere al freddo nel bel mezzo della stagione invernale, è opportuno agire in anticipo. Per di più, se si opta per un modello di caldaia a condensazione nuovo, si può contare su un dispositivo di efficienza maggiore, in grado di contenere i consumi: il che vuol dire, molto semplicemente, poter contare su bollette meno pesanti, anche in virtù di funzionalità all’avanguardia in grado di incrementare il comfort domestico.
I campanelli d’allarme da non sottovalutare
Le caldaie più datate offrono dei campanelli d’allarme che è importante saper riconoscere e non trascurare. Come si è già accennato, malfunzionamenti che si susseguono nel corso del tempo, e che rendono necessario il ricorso all’assistenza a pagamento, dovrebbero far intuire che è giunta l’ora di pensare a una sostituzione. Lo stesso dicasi per tutte quelle riparazioni che non sono vantaggiose dal punto di vista economico. Con il tempo, le caldaie meno recenti consumano sempre di più e vedono ridursi la propria efficienza; inoltre, non sono più in grado di assicurare una produzione di acqua calda sanitaria adeguata. La sostituzione caldaie Milano, insomma, è un’opzione che può essere utile tenere in considerazione per non spendere troppo.
Gli incentivi
La convenienza economica di un acquisto di una caldaia a condensazione di classe energetica A è accentuata da due diverse tipologie di incentivi a cui è possibile accedere: uno è legato all’ecobonus, mentre l’altro al bonus casa. Il primo offre la possibilità di detrarre il 65 o il 50% delle spese dall’Irpef. La possibilità di ottenere uno sgravio fiscale del 65% è legata all’installazione non solo di una caldaia a condensazione, ma anche di sistemi di termoregolazione in grado di incrementare il risparmio energetico, di classe V, VI o VII. Per quanto riguarda il bonus casa, noto anche come bonus ristrutturazioni, esso permette di detrarre il 50% delle spese dall’Irpef, con un limite di spesa totale di 96mila euro per la ristrutturazione. In tutti e due i casi, tali incentivi garantiscono il recupero della detrazione a cui si ha diritto tramite la dichiarazione dei redditi in dieci anni. Vale la pena di ricordare che per usufruire dell’ecobonus del 65% è indispensabile un minimo investimento supplementare legato alla sostituzione della caldaia, visto che è necessario installare sui radiatori di casa anche le valvole termostatiche, che svolgono una funzione di regolazione termica.
Perché scegliere una caldaia a condensazione
A partire dal 2015 le caldaie a condensazione di nuova generazione hanno preso il posto delle caldaie tradizionali: infatti i produttori attualmente possono vendere unicamente modelli a condensazione. Tale tecnologia è più ecologica e al tempo stesso più efficiente, in grado di ridurre le emissioni e di offrire rendimenti migliori. Si concretizzano, in relazione ai consumi di gas, risparmi compresi tra il 20 e il 30%, specialmente nel caso in cui la caldaia a condensazione venga affiancata a un sistema smart di regolazione ambiente. Si ottiene un risparmio ancora più elevato grazie a sistemi di diffusione del calore quali i pannelli radianti installati a pavimento, che si basano su un funzionamento a bassa temperatura; ad ogni modo, anche mantenendo i radiatori classici, si sperimenta comunque una riduzione dei consumi che si traduce in una spesa minore.