Prostituzione a Milano
La Prostituzione nelle strade di Milano, un fenomeno che ha inizio nella notte dei tempi e non è mai terminato.
C'è chi ritiene che la prostituzione andrebbe legalizzata con tanto di case di tolleranza tassate e regolarizzate e chi invece non ne vuol proprio sentir parlare. Il risultato però è sotto gli occhi di tutti ogni santo giorno, ma quel che più dovrebbe turbarci è che si tratta di cosa molto squallida poiché chissà quante donne o ragazzine esercitano questa "professione" non per una scelta di vita ma perché obbligate dai loro aguzzini ad una vita difficile davvero infelice.
Sono passati decenni di chiacchiere inutili dei molti politici che si sono posti nell'ottica di risolvere il problema, chi con le famose "case chiuse", chi con metodi repressivi sulle prostitute e i loro clienti, ma la piaga sociale alla quale siamo ormai abituati è ancora tutta da vedere.
A Milano è possibile trovare prostitute in molte zone, in alcune vie come in viale Abruzzi o viale Umbria per cercare di reprimere il fenomeno il politico di turno aveva deciso di vietare la sosta delle auto sui marciapiedi per non far fermare i clienti in auto appartati tra le macchine parcheggiate.
Ma a Milano la prostituzione non è solo per strada, esistono decine di bordelli e case chiuse più o meno tollerate dalle forze dell’ordine che passano sotto la voce di equivoci centri benessere in varie zone della città, come denunciato anche dalla trasmissione le Iene.
Qualcuno aveva fatto una mappa per geolocalizzare le prostitute di Milano su google a dimostrare il fatto che la loro posizione è ben conosciuta ed il fenomeno vede Milano alla stregua di Amsterdam, se non peggio. Per non parlare di escort, accompagnatrici, e dintorni: basta cercare online per capire che Milano è diventata la capitale del sesso a pagamento.
Poi c'è chi come i Radicali avevano espresso il proprio parere favorevole a trasformare Milano come Amsterdam o qualcosa di molto simile, con zone "ad hoc" e quartieri a luci rosse "normati" dove le prostitute potessero esercitare liberamente la professione in determinati orari.
Inutile nascondersi sotto una falsa morale o appellandosi a progetti utopistici, il fenomeno è impossibile da debellare, ma i milanesi preferiscono avere un'invasione di prostitute per le strade tutte le notti o qualcosa di alternativo sotto il controllo di Questure ed Asl. ? Voi cosa ne pensate?
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