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Paola racconta: ecco perché amo la Lombardia

paola montonati stazione centraleMi chiamo Paola e sono nata a Magenta, provincia di Milano, Lombardia.

Ho letto cose sulla mia regione davvero incredibili: noi amiamo solo il lavoro, la Lombardia è brutta, una discarica.

La Lombardia è una regione molto grande ha dieci milioni di abitanti, è complessa, con industrie, fabbriche, laboratori, e poi strade, tangenziali, tutte vicine, tutte interconnesse, percorse da migliaia e migliaia di auto, di camion, tutti i giorni.

E’ una regione ricca di storia, di bellezze artistiche e naturali che spesso sono oscurate dalla sua enorme importanza economica, l’ultima cena di Leonardo a Milano, il Castello, la Certosa di Pavia, l’Università di Pavia, seconda per storia solo a Bologna, una miriade di residenze nobiliari e ville liberty, le abbazie, i Laghi, le montagne, i navigli, i sacri monti.

Vogliamo parlare della moda, la Fashion Week frequentata da tutto il mondo, le sue Fiere dal Salone del Mobile al Micam, Mipel, Homi, creatività, inventiva, arte applicata al lavoro.

E poi Milano.

Amo profondamente questa grande città, sono salita sul tetto del Duomo un giorno, bambina, restandone subito innamorata a vita.

Il piccolo Teatro, il Grassi che ho frequentato spesso al tempo del Liceo, il Castello visto di notte con tutti gli smerli illuminati, via Dante scoperta una sera di primavera con tanti quadri esposti.

Ricordi vivi, indelebili.

Vedere questa mia regione, questa Milano così ferita, anche offesa, bistrattata, mi ha fatto male.

Qualcuno mi ha scritto che aveva quasi del compatimento per noi che viviamo in Lombardia.

Non si preoccupi, io qui ci sto bene, qualcosa è andato storto, cercheremo di porvi rimedio, quest’ondata ci ha travolto, ha scombinato la nostra intensissima vita, forse abbiamo sottovalutato il rischio. Può essere.

Ma siamo pronti a tornare, con prudenza certo, ma a lavorare e a vivere.

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