Lombardia, da zona rossa a arancione: cosa cambierà?

La Lombardia
Come ribadito più volte in questi giorni dal governatore Fontana, Giulio Gallera ha anche detto che le riaperture dovranno comunque essere graduali e accompagnate da un grandissimo senso di responsabilità dei lombardi.
Sentendo le affermazioni del mondo scientifico e del ministro della Salute Speranza verrebbe da pensare che le attuali misure anti-covid saranno confermate fino ai primi di dicembre.
Quale che sia la data precisa del passaggio da una zona di rischio a un'altra, bisogna dire che le restrizioni volte a limitare i contatti tra le persone e quindi la diffusione del virus siano state adeguate e i primi risultati siano sotto agli occhi di tutti. Purtroppo il numero dei decessi sarà l'ultimo valore a diminuire.
Da zona Rossa a zona Arancione: cosa cambia?
E quando la Lombardia entrerà nella fascia considerata a rischio epidemico intermedio, cosa cambierà nella vita dei cittadini?
La zona Arancione prevede alcuni allentamenti delle norme come per esempio la libera mobilità dalle 5 alle 22 all'interno del proprio Comune, ossia senza dover usufruire della autodichiarazione. Ma resta il divieto di uscire dal proprio Comune se non per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.
Rimane in vigore la chiusura di ristoranti, bar, gelaterie, pub, come anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. Permane inoltre la possibilità della consegna a domicilio e della ristorazione da asporto.
Restano chiusi al pubblico i musei, le palestre, le piscine e i centri benessere. Sarà però possibile svolgere attività fisica individuale all'aperto, anche frequentando centri sportivi purché si svolga attività all'aperto e si evitino assembramenti.
Apriranno tutti i negozi al dettaglio e i centri commerciali rimarranno chiusi solo nei giorni festivi e prefestivi.
È previsto il rientro in classe degli studenti di 2° e 3° media.