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“Libertà per un mondo migliore”, l’urlo degli “emarginati”

  • Elena Bianchi

Vivere è una scelta? La felicità è una scelta? Essere genitori, oggi come oggi, cosa significa? La toccante lettera di un genitore “diversamente felice”liberta scelta pexels viktoria slowikowska 5871417

A volte i social ci mettono dinanzi a una realtà che, molte volte, viene occultata e, in verità, leggendo certi racconti ci si accorge di quanto sia difficile stare al mondo. Non solo, si denotano i valori quelli intrinsechi che, in molti, condividono e rendono pubblici. Ci si sofferma sulle piccole cose, le stesse che, un tempo, ci rendevano felici e che ora, invece, ci ritornano in mente solo per imposizione.

Ovviamente, non per tutti vale questa cosa, ma in questo periodo storico alquanto insolito, in molti si stringono e cercano di garantire la “felicità dei propri figli” con la stessa semplicità che ci rende persone migliori.

Questa che riportiamo è la lettera di un genitore come tanti, un genitore che ha voluto condividere il vero significato di essere tale e di educare i propri figli alla bellezza della vita con la speranza che, il domani, possa essere migliore e, soprattutto, la società e i rapporti siano veri e sinceri (senza distinzioni).

“Durissimo - esordisce - dire ai propri figli che molte cose non si possono più fare per un lungo periodo perché mamma non ha il gp per sua scelta e il papà lo ha solo per il lavoro e le cose strettamente necessarie e che non lo deve usare per divertimenti o cose di cui se ne può fare a meno. Ogni volta che lo dico alle mie figlie - si legge - da una parte il mio cuore si spezza per ogni mio NO (cercando di ridare loro il sorriso, inventandomi alternative per renderle felici), ma dall'altra sono orgogliosa di poter spiegare loro che nessuno ci deve costringere a fare una cosa se non riteniamo corretta per noi e che questa - evidenzia - si chiama LIBERTÀ. Ci sono persone che conosco che si sono piegate solo per andare con i figli a fare sport, a cena o pranzo fuori, nei negozi, nei cinema, nei teatri, in hotel, sui mezzi pubblici e in treno e in aereo. Un figlio - sottolinea con il cuore in mano - si fa felice solo temporaneamente così, bisogna invece far vedere loro quanto sacrificio bisogna fare per raggiungere la propria Libertà. Perché la libertà non deve essere temporanea, ma infinita! RESISTENZA - chiosa - per un mondo più libero e migliore!”.

Un pensiero che si può condividere oppure no, ma che, in verità, dovrebbe portarci a una lunga e attenta riflessione, in quanto vogliamo ribadire un concetto: siamo persone libere di essere e di vivere una vita normale. La felicita è nelle piccole cose e non stanchiamoci né smettiamo mai di cercarla, perché è proprio questo uno dei segreti della VITA!

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