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Bruno ha spento la luna, ma io l’accendo: Max Cavallari dei Fichi d’India racconta il suo libro e le novità a teatro

Il  27 settembre 2022 Bruno ha spento la luna, ma Max l’ha riaccesa. Un’amicizia diventata sodalizio artistico con il duetto storico “ I Fichi d’India”  che non si ferma.  Va avanti nello spirito  e  nella comicità “innata” che Max  Cavallari continua a portare in giro per l’Italia.

fichi abbracciati

Oggi parliamo con lui del suo nuovo libro che ha scritto e di tante curiosità che ha in serbo il nostro “fico d’india”.

Max, come è nato questo libro “Non Spegnere la luna” ?  

L’ho scritto quando Bruno era malato.  Il titolo del libro era la frase che dicevo a Bruno quando era in rianimazione in quanto dietro di lui c’era la luna, che poi mi ha portato fortuna perché lui è uscito dal coma.

E’ un libro nel quale racconto il 60% della mia vita, in particolare il fatto di non aver studiato, e di avere provato tanti lavori come il fabbro, il meccanico. Ho lavorato anche in stamperia e nell’azienda di mio padre. Organizzavo  gli scioperi perché non volevo lavorare in azienda: volevo fare il comico.

non spegnere la luna

Quale è il messaggio che vuoi trasmettere con questo libro: vuoi raccontare la tua vita artistica o insegnare ai giovani come si diventa bravi come te?

Ho voluto dire ai giovani che con l’amore arrivi dappertutto perché ti fa vincere, vuoi che sia il karma vuoi che sia Gesù o qualcosa dall’altro. Se fai le cose con amore senza guardare i soldi e l’ora….. arrivi!  Ai ragazzi voglio dire che è importante, combattere, andare avanti anche se si prendono i fischi. Non fermarsi se la gente ti dice che non va bene. Bisogna sconfiggere il bullismo.

“Continuate sempre ad insistere”!

Porterai in giro questo libro in Teatro o nelle librerie?

Per il momento l’ho solo scritto ma penso di portarlo in giro nei miei spettacoli e nei teatri per leggerlo. Vorrei dare parte del ricavato in beneficienza agli ospedali e aiutare qualcuno.

Sono rimasto male per non averlo potuto portare personalmente a Bruno, che ci la lasciato.  Lui ha spento la luna, mia io lo accendo.

la luca fichi

Il tuo spettacolo “Parzialmente Fico” è un progetto ancora in essere? Lo stai portando nei teatri?

Parzialmente Fico è uno spettacolo che ho portato con un altro comico, e poi ci sono due miei spettacoli “Stasera sono Fico” e “Fico d’india show” : sono una carrellata di tutta la mia carriera con diversi personaggi, dalla bambina, all’uomo del freddo, al cowboy,  messi assieme in una serata.

Nel finale di questo contesto c’è una canzone molto bella “Da soli mai” che io dedico a Bruno, scritta da Vicenzo Incenso autore di Renato Zero e Michele Zarrillo.

Canto sempre questo pezzo perché Bruno è sempre nella valigia e nelle parrucche. È sempre con me.

Adesso sto preparando uno spettacolo con dei musicisti. Sarà qualcosa di nuovo, magari trasmetteremo in questo contenitore dei video con Bruno che sono stati girati sui set con Benigni, De Sica e Boldi.

Ci sono tante cose che pochi conoscono e che accadevano dietro le quinte. Per esempio, tornando al libro, io racconto che eravamo cognati e non lo sapeva nessuno. Io ho avuto una figlia che si chiama Alice Cavallari che è la nipote di Bruno: la mamma della mia “ragazza” è la sorella di sua moglie.

Tante storie che non si sanno.  E’ il fico che si scopre che tira via le spine! La polpa del  fico d’india!

Recentemente hai lavorato con Maurizio Castiglioni e Stefano Chiodaroli. Sono nuovi progetti di collaborazione o ami spaziare con diversi artisti?

Io cerco di lavorare con tanti colleghi che mi propongono, perché da soli mai (come dice la canzone) e mi piace fare squadra con gli altri.

Maurizio  mi ha portato questo progetto con Stefano Chiodaroli - un altro pazzo come me  - e Rossana Carretto, attrice molto precisa e attenta: lei ci guidava come la maestra con i 2 alunni mattacchioni.

È stato un progetto che mi è piaciuto molto.

Quotidianamente ricevo chiamate di interesse. Tanti mi chiamano “maestro” ma io non lo sono.

È tutto bello, perché mi viene in mente quando ho iniziato e nessuno mi ha dato una mano. Io, invece, voglio  darla perché tanti giovani  ne hanno bisogno. Oggi mancano le scenette, tanti fanno questa  nuova standing comic  fatta  di parolacce e di battute.

Ci  sono i contenitori  come Zelig, che ben vengano però  sono un po’ tutti uguali. Io penso che oggi manchino questi momenti, manca il gioco di squadra come quello che  facevano “I tretté” o il quartetto cetra: tipo,  io faccio il parrucchiere, tu fa il prete, tu fai sindaco.

Per andare avanti bisogna tornare indietro. 

Ci sono date con gli spettacoli da fine 2022 al 2023?

Sto portando in giro parecchi spettacoli in tutta Italia con  “Fico d’india show” dove racconto tutto i miei personaggi in particolare  come nascono, come li ho inventati e come prendono vita.

Sulla mia social facebook.com/maxilfico è possibile seguire le date del mio tour e tutte le iniziative.

fico dindia max cavallari

So che tu e Bruno siete  grandi tifosi dell’Inter, hai mente qualcosa  prossimamente con la beneamata?

Certo, noi siamo i fichi d’inter. Siamo sempre interisti. Sicuramente andare a trovarli perché Bruno ci andava spesso.  Mi  piacerebbe andare in curva  per stare con i giovani e con gli ultras perché  lo faceva lui e vorrei ripeterlo io.

Voglio stare in mezzo ai ragazzi in curva perché  ci vogliono  bene: voglio INTER -agire!

E poi ti dico un segreto, Bruno è stato messo nella bara vestito da Inter.. perciò!
fichi inter

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