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Una cena InGalera? A Milano apre il primo ristorante italiano dietro le sbarre

“Tesoro stasera ti porto fuori a cena … ho prenotato InGalera”

ingalera milano

Se siete alla ricerca di un posto fuori dall'ordinario, vi consiglio di segnare questo nome in agenda.
InGalera è il primo e unico ristorante italiano che sorge all'interno delle mura di un carcere ed è aperto al pubblico esterno.
Il ristorante dietro le sbarre è stato inaugurato lunedì 26 ottobre, all'interno del penitenziario di Bollate a Milano, per iniziativa di PwC Italia e della Onlus ABC Sapienza in tavola – con a capo Silvia Polleri – cooperativa nata nel 2004, impegnata nell'organizzazione di catering solidali.
La Polleri descrive InGalera come “un luogo in cui si va per mangiare bene non solo per fare una buona azione”.
La gestione del ristorante sociale è affidata ai detenuti – nove in tutto – affiancati da due professionisti esterni: rispettivamente il maître, Massimo Sestito e lo Chef, Ivan Manzo.

I detenuti assunti sono tutti accomunati da una pena di molti anni da scontare per “garantire continuità al loro lavoro” - come sostiene Silvia, e continua - “i candidati non dovevano avere dipendenze da alcol o da droga e non dovevano assumere psicofarmaci. […] A seconda dei ruoli parliamo di 600-700-1.200 euro al mese”.

Ruba una mela e finirai in galera. Ruba un palazzo e ti faranno re (Un angioletto come te, Francesco di Gregori)

ingalera ristorante milano

La mission alla base di questo progetto è di offrire ai detenuti una possibilità di riscattarsi, di recuperare un contatto con la società civile, riappropriandosi della cultura del lavoro e di tutta la responsabilità che ne deriva. Proprio a questo proposito, il direttore del penitenziario di Bollate – Massimo Parisi, il quale ha concesso la location in cui poi è sorto il ristorante, sottolinea l'importanza del riflettere sul senso comune della pena e su quello che ci si aspetta davvero da un carcere, ed aggiunge: “Io mi aspetto che i detenuti, una volta usciti, non commettano altri reati”.

Nel ristorante sociale la selezione dei piatti è molto accurata – le pietanze variano, dalle pappardelle di castagne con ragù di cervo e grappa, ribes alla faraona farcita con belga e nocciole, al rollé di salmone marinato all'aneto, o il tamburello di pesce spada. Insomma un assortimento esclusivo dall'indubbio gusto gourmet, ad un prezzo più che onesto: € 12,00 per il piatto unico del pranzo e dai € 30,00 ai € 40,00 per la cena.
Anche il design del ristorante è curato nel dettaglio ed ha tutta la parvenza di essere un locale stellato (tralasciando il piccolo particolare delle sbarre alle finestre). Un luogo unico nel suo genere: l'atmosfera è singolare, con l'autorevolezza delle fotografie dei principali carceri d'Italia e del mondo raffigurati sulle tovagliette di carta del pranzo, che vanno a mescolarsi con una sana dose d'ironia – le pareti sono abbellite dalle locandine di alcuni film celebri (ovviamente, a tema), da Fuga da Alcatraz a Il miglio verde.

La prima occasione per avere una seconda chance

Evoluzione o Involuzione? L'opinione comune andrà a scindersi tra coloro che lo giudicheranno un modo innovativo di fare Riabilitazione e chi manterrà un pensiero più conservatore e tradizionalista.

Una cosa, però, è certa: InGalera offre un'esperienza da raccontare ed è un posto che “merita di essere messo alla prova” - come recita il claim sul sito ufficiale del ristorante.

InGalera sarà aperto a pranzo e a cena, di seguito le coordinate:

via Cristina Belgioioso, 120
20157 – Milano

La prenotazione è richiesta.

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