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Una storia di cuore e umanità: in fila al supermercato

  • Elena Bianchi

La crisi e l’importanza di restare umani, nel segno dell’altruismo narrato da un gesto simbolico e profondo.

Una storia raccontata con il cuore e che parla di gesti semplici, umani e che permettono di riscoprire il vero senso della civiltà e dell’altruismo. Un racconto che racchiude una morale, ma anche la speranza che la moltitudine possa assuefarsi a quello spirito d’amore e benevolenza che un tempo regnava incontrastato o che, perlomeno, echeggiava un po’ ovunque (nonostante, anche negli anni passati vi fossero sempre le differenze tra ceti sociali).

Quella che vi andremo a presentare è una storia condivisa sui social dalla pagina “Atmosfere del passato”; una storia che deve farci riflettere soprattutto per migliorare noi stessi.portafogli 5 euro storia

“Oggi sono andato al supermercato per fare la spesa e non avevo i soldi (e con la scarpa tagliata quasi a metà perché mi sono rotto un piede, immaginate la scena). Ho vissuto davvero un’esperienza particolare. Mi ero dimenticato di aver dato la mia carta a un collaboratore e in tasca avevo solo due 5 €. Arrivato alla cassa, una signora prima di me aveva un carrello pieno di roba e si è formata la fila.
Quando è arrivato il mio turno e il cassiere ha contato 14,75 euro, ho aperto il portafogli e ho sbattuto gli occhi come un pesce: dieci euro in tutto! E che potevo dire!? Ho dovuto scusarmi tanto, sebbene non provassi alcuna vergogna della cosa. Solo un certo divertimento.
Ero dispiaciuto di aver fatto perdere tempo a delle persone, ma alla fine era una situazione nuova, buffa, tipica di Nicola insomma.
Quello che mi ha colpito però è che il cassiere mi ha guardato come un morto di fame.
Nei suoi occhi c’era un pesante giudizio, su di me e le mie "scarpe rotte". E la signora prima di me scuoteva la testa in segno di disapprovazione. Ho voluto far finta, nel mio cuore, di essere povero e senza soldi, e con una famiglia che mi aspetta. E tutte quelle persone mi guardavano coi loro occhietti e mi giudicavano.
Mi sono poi ricordato che ho messo 50 euro nel cruscotto in macchina per tutti gli imprevisti, quando una vecchietta è sbucata dal fondo della fila con una 5 euro in mano: me li voleva regalare. Mi ha quasi fatto piangere.
Se non fosse vietato di questi tempi l’avrei abbracciata. Non aveva affatto un aspetto benestante, si vedeva che quei soldi per lei erano importanti, ma me li ha dati. Li ho presi e ho pagato mentre il cassiere sbuffava.
Sono corso alla macchina, ho preso la 50 euro e l’ho regalata alla signora con mille inchini. E così in un giorno ho perso e trovato la fede nel mondo. L’ho persa perché la gente fa schifo. L’ho ritrovata perché in mezzo allo schifo, ci sono persone che hanno bisogno che pure sono pronte a darti una mano”.

Un bel messaggio che dobbiamo scolpire nei nostri cuori e nelle nostre menti dal quale dobbiamo prendere esempio e mettere in pratica.

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