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Salto Quantico, parte 1

“SALTO QUANTICO”
fine di un ciclo, inizio di una nuova ERA?

Cari amici,
eccomi pronto a proporvi una nuova nota di riflessione sull'argomento “principe” degli ultimi tempi, il 2012.
Ormai saturi di tutte le notizie e discussioni propagate dai mezzi di comunicazione, sappiamo che quando parliamo di 2012 facciamo riferimento al calendario Maya, dove quella specifica data, coincide con la fine di un ciclo e di un'era.

Non possiamo sapere precisamente cosa intendessero i Maya con questo concetto; possiamo formulare delle ipotesi ma non trarre conclusioni in merito, sopratutto conclusioni come la fine del mondo, il collasso globale, o altri fenomeni. Nel trascorrere del tempo ci siamo anche accorti che il concetto di Cambio d'Era viene sempre di più associato ad un termine nato nelle Fisica Quantistica, “Salto Quantico” e questa associazione si propaga sempre di più a macchia d'olio.

PRIMA PARTE
“ Il Salto Quantico, nella Fisica Quantistica”

Ora ci immergeremo, nella parte più tecnica e teorica della nota, dove andremo a dare il vero significato di “Salto Quantico” nella Fisica Quantistica. Mi scuso anticipatamente per la terminologia utilizzata non proprio “masticabile” da tutti.
Con la nascita e lo sviluppo della Fisica dei Quanti, il concetto di “ Salto Quantico” fu introdotto per indicare il passaggio tra diversi stati di eccitazione o meglio tra diversi stati dell'onda di probabilità degli elettroni all'interno degli atomi, che avviene contemporaneamente all'emissione di luce.
Essendo possibile calcolare in modo molto preciso questi salti utilizzando l'equazione di Schrodinger e di verificare sperimentalmente ciò, il “ Salto Quantico “ si rivela un fenomeno del tutto spontaneo, nel senso che avviene con una probabilità oggettiva (effettiva) e non può essere spiegato con altre cause. Contrariamente all'uso che spesso si fa di questo concetto nel linguaggio quotidiano, non è un evento “grandioso”, che porta a qualcosa di nuovo o di molto interessante, ma di un fenomeno piccolissimo che avviene spontaneamente senza essere soggetto a influenze di alcunché.
A partire dalla seconda metà degli anni 70, l'espressione Salto Quantistico incominciò ad essere utilizzata per indicare uno spostamento nella consapevolezza (shift) . Nel 1927 Bohr introdusse il Principio di Complementarità della fisica dei Quanti, secondo questo principio, due grandezze fisiche sono complementari e si escludono reciprocamente, nel senso che non è possibile conoscere con precisione entrambe. La complementarità comporta, in sostanza che ciò che scegli di osservare influenza quello che puoi osservare. Da questo deriva che la consapevolezza ha la potenzialità di modificare una probabilità più certa in una probabilità meno certa. Questa è la considerazione che stà alla base dell'idea del Salto Quantico cioè inteso come spostamento nella consapevolezza. In una tale situazione l'osservatore può perdere un certo tipo di conoscenza, ma guadagnarne un'altra, di diverso tipo. Quando questo accade l'osservatore ha mutato la propria forma di conoscenza. La conoscenza per tanto rappresenta uno specifico risultato di uno spostamento nella consapevolezza ed è soggetta a dei cambiamenti. Potremmo avere conoscenza di un oggetto, e nel tentativo di saperne di più su quello stesso oggetto, potremmo perdere parte della nostra conoscenza iniziale. Sono state fatte svariate ricerche per quanto riguarda il salto quantistico come salto di consapevolezza, dove ci porta a pensare che esista una sottile connessione della mente con un livello profondo, fondamentale, che comprende la realtà sperimentale. Si pensi quindi all'Ordine Implicito di Bohm, al Campo Akashiko di Laszlo, alla Matrix Divina di Braden, al Campo di Punto Zero di Lynn McTaggart e all' Informazione Implicita di Anna Bacchia e dell'Associazione Vocal Sound. Tutte queste ricerche comportano l'esistenza di un campo fondamentale, che connette tutta la creazione, che sta alla base di tutta la realtà e che la determina. E' lecito quindi affermare che il Salto Quantistico di consapevolezza, rappresenti, di fatto, un allineamento con questo campo fondamentale. L'informazione che deriva dal campo, dal livello fondamentale della realtà, dirige il disegno delle nostre vite, mentre noi siamo liberi di scegliere, e mediante un Salto Quantistico di consapevolezza, esiste per ciascuno di noi la possibilità di essere raggiunti da questa informazione.
A questo proposito l'associazione Vocal Sound indicò il processo attraverso cui l'informazione implicita si allinea con l'antenna intuitiva umana (ININ). Questo processo in particolare può essere riconosciuto come un allineamento delle frequenze del campo vibrazionale in cui siamo immersi, e che costituisce l'origine e la vera natura della realtà. In base all' approccio cognitivo sviluppato dall'Associazione Vocal Sound, l'uomo può riconoscere di essere sempre in sintonia con questa natura profonda della realtà, dove esiste un allineamento con diversi livelli di frequenza che esprimono diversi livelli dell'esistenza: da quelli di natura più concreta, a quelli più sottili ed espansi. Le informazioni implicite ( chiare, comprensibili), che raggiungono la nostra antenna intuitiva in un Salto Quantico di consapevolezza, non emergono solo dal campo sensoriale ed esplicito, ma in ogni nostra interrelazione quotidiana creante forma a tutti i livelli: forme parola, forme gesto, forme movimento, forme decisione... ( forma pensiero). Ogni forma visibile ci parla oltre la forma esplicita ( comprensibile); ogni volto, ogni abitazione, ogni albero, ogni oggetto, ogni entità dell'universo che interagiamo o ci inter-relazioniamo ci parla oltre la sua forma. Ogni forma visibile esplicita e l'ambiente intero che ci circonda possono costituire un luogo unico che ci mette in contatto con la dimensione implicita che emana costantemente informazioni. Attraverso questo processo di connessione con l'informazione implicita, la coscienza può essere espansa e l'intero campo del concepire e del comprendere può essere interamente rinnovato rispetto alla modalità della conoscenza ordinaria. Con l'Esperienza ININ l'antenna umana ricevente è capace di essere orientata e la consapevolezza può espandersi dal conosciuto al conoscibile, dal percepito al percepibile, dall'invisibile che diventa visibile.
L'esperienza ININ introdotta dall'Associazione Vocal Sound può essere considerata uno sviluppo rilevante e suggestivo dell'idea del “Salto Quantico come salto di Consapevolezza” .
Abbiamo ora compreso come la scienza, influenzando il linguaggio, ci rimanda tutti all'esplorazione della Coscienza. Il Salto Quntistico della fisica, diventa il Salto Quantico della Coscienza. Ma cosa dobbiamo intendere come salto di coscienza?
Un salto di coscienza, è un salto Evolutivo nel modo di percepire le cose; non è un salto delle “ cose” ma un salto di Qualità nel vivere noi stessi e la realtà. Questo come può accadere?
Cominciando a prendere atto della concezione Unitaria sia della vita che dell'Umanità. Bisogna colmare le lacune di una visione frammentata della nostra vita. Abbandonare il peso del Giudizio e avventurarsi verso la leggerezza dell'accettazione, del rispetto, del prendersi cura uno degli altri. Perché questo avvenga, bisogna prendere atto di questo concetto, intenderlo come vero, e di conseguenza “viverlo”. Tutto questo deve essere vissuto nella pratica, e non solo rispetto agli esseri umani, ma come forma di rispetto ed Unione nei confronti di tutte le forme di vita.


Claudio

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