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Sacramenti "Fai Da Te"? Una chiara presa di posizione della Chiesa

La Chiesa ha finalmente adottato una posizione ufficiale e inequivocabile riguardo la diffusione di abusi liturgici, attraverso la nota “Gestis verbisque” emessa dal Dicastero per la Dottrina della Fede. Quest'ultimo, fondato nel 1542 da Papa Paolo III, aveva l'obiettivo di preservare e difendere l'integrità della fede, valutando e contrastando errori e false dottrine. Con una riforma interna attuata da Papa Francesco, la struttura è stata suddivisa in sezioni dottrinale e disciplinare, assumendo la denominazione attuale nel marzo del 2022.chiesa foto mf ai

Sezione Dottrinale

Questa sezione si divide in due uffici: dottrinale e matrimoniale. Il primo promuove la teologia e la catechesi per facilitare la comprensione della fede, esamina i documenti che presentano problematiche dottrinali e studia questioni legate agli anglicani convertiti al cattolicesimo. L'ufficio matrimoniale, invece, gestisce le cause di scioglimento del matrimonio "in favorem fidei" e altri aspetti legati alla validità del Sacramento.

Sezione Disciplinare

Si occupa dei "delicta graviora", ovvero reati contro la fede e la morale, e della corretta amministrazione della giustizia canonica, promuovendo formazione per vescovi e operatori del diritto.

La Nota "Gestis verbisque" ribadisce con forza che le parole e gli elementi del rito essenziale di ogni Sacramento non possono essere alterati, sottolineando il rischio di invalidità dei Sacramenti modificati. Esempi di modifiche indebite, come "Io ti battezzo nel nome del Creatore" o "A nome del papà e della mamma noi ti battezziamo", dimostrano una deviazione dalla formula tradizionale insegnata da Cristo, minando la sacralità dell'azione sacramentale.

Questo fenomeno è spesso alimentato da un modernismo che, insieme a un certo laicismo presuntuoso, cerca di mettere l'uomo al centro dell'esistenza, sostituendo Dio. La fedeltà alla dottrina richiede coerenza e costanza nella fede, altrimenti si è invitati a cercare altrove.

La serietà liturgica deve essere recuperata anche nelle celebrazioni, come matrimoni e funerali, dove spesso si assiste a comportamenti poco consoni al sacro. Questo atteggiamento rischia di spostare il focus da Gesù Cristo a elementi puramente terreni, paventando un ritorno al paganesimo con riti privi di autentico significato spirituale.

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