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La magia delle Alter Echo: il quartetto degli archi parte in Tour da Milano dopo l’uscita del disco

Il Quartetto Alter Echo nasce sui palchi prestigiosi della lunga tournée Opera Seconda dei Pooh. La formazione è composta da quattro musiciste:

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  • Roberta Ardito, fondatrice del gruppo nel 2011 a, fin dall' inizio della sua carriera, ho toccato diverse forme e generi musicali, spaziando dalla musica classica cameristica al jazz, dal pop al country e attualmente suona la viola nel gruppo;
  • Marta Taddei, il primo violino del quartetto che ha suonato con importanti Orchestre italiane da camera e sinfoniche;
  • Noemi Karamas, violinista che suonato in molti paesi europei con le più prestigiose Orchestre ungheresi e italiane;
  • Rachele Rebaudengo, violoncellista del quartetto Alter Echo e ha collaborato con l'Orchestra Verdi di Milano, Orchestra Toscanini, ORL, Camerata Fiorentina, Regio di Torino.

Sono state dirette da A. Morricone ed ospiti d’onore per eventi Dolce&Gabbana, Gucci Italia, Bulgari, Porsche, Mercedes, e spot TIM 2017.

Nel 2019 sono stati ospiti dell’Evento Google Camp, esibendosi per divi di Hollywood, per la famiglia reale e per i piùgrandi azionisti del mondo, aprendo la serata prima del concerto dei ColdPlay.

Nel 2020 sono state ospiti del celebre programma tv, Bake Off Italia su Real Time.

Reduci da una Tournee in Arabia Saudita accompagnando l'Orchestra Sinfonica di Asti per il concerto di Andrea Bocelli nel teatro nel deserto, il Maraya Concert Hall di Al UlA.

Nel loro repertorio trovano spazio numerosi generi: classica, rondò veneziano, tanghi, colonne sonore, omaggi E. Morricone, pop, rock e brani operistici.

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Scopriamo “la magia degli archi” con Roberta Ardito.

Il vostro nome è nato per abbracciare i diversi stili musica che suonate?

C’è tanta curiosità su questo nome. Abbracciamo diversi stili e diversi generi, ma anche diverse epoche dal barocco al rock e per questo il nome “Alter Echo” ci sembrava appropriato. Era nata come una missione che volevamo realizzare per avvicinare i giovani con il rock alla musica classica.

Il gruppo è nato nel 2011 da una tua iniziativa assieme a Marta e poi si è evoluto nella formazione attuale. Avete collaborato con Massimo Ranieri, Gio di Tonno, Andrea Bocelli, Gigi Proietti, i Pooh, Mario Biondi e tanti altri.  Ci sono progetti anche con artiste femminili?

Ultimamente abbiamo lavorato con Elodie per un evento su Netflix, in particolare sulla canzone di apertura della serie Tv “La Regina Carlotta”. È stato un evento molto suggestivo nel centro di Milano.  Sicuramente ce ne saranno altri.

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Oltre alle tante collaborazioni pop e classiche avete progetti rock in mente?

Si, quest’anno abbiamo un progetto che si chiama “Barock” dove suoneremo tutti i classici del rock arrangiati con strumenti classici.

Siete un gruppo in continua ricerca, intrecci e arrangiamenti.

Facciamo qualcosa di particolare, cercando di proporre cose nuove. Siamo un po’ una novità: non è facile trovare un quartetto d’archi al femminile (neanche elettrici) che propone della musica rock per strumenti “antichi”. Nel nostro repertorio abbiamo anche dei brani che sono stati scritti per noi.

A breve ci sarà il concerto al Blue Note di Milano il 16 maggio. Raccontaci di questo progetto.

La collaborazione con Baccini è nata 10 anni fa, e finalmente siamo riusciti a fare un progetto assieme.

Un lavoro entusiasmante per noi e per  Francesco Baccini.  La settimana scorsa è uscito il nuovo disco e a breve uscirà il video dell’inedito “L’equilibrista”.

Quali sanno le vostre date estive?

Dopo il Blue Note a Milano, abbiamo un importante progetto con i Pooh in occasione della loro Réunion.

Abbiamo già delle tappe dove li accompagneremo, in particolare 3 date all’Arena di Verona, poi seguiranno lo Stadio San Siro di Milano, Firenze, Bologna e Torino.

Sei la front woman del gruppo, a che età ti sei avvicinata alla musica?

Ho iniziato a sette anni con il pianoforte ma non volevo fare la musicista. Ho iniziato con il violino e poi mi sono dedicata alla viola. Lo strumento che fa da trade union tra gli alti e il basso. È fondamentale perché è la ritmica del gruppo, un po’ come la batteria in una classica band.

Da un punto di vista tecnico portare brani pop e rock nel classico mette in risalto la parte melodica con i vostri archi molto raffinati, ma la parte ritmica (non presente) come viene compensata?

La viola prova a sopperire ma noi cerchiamo di dare a chi ci ascolta   un’esperienza particolare mescolando i generi.  Bisogna entrare “nel concerto”. Un po’ come andare in un museo e osservare un quadro.

Hai dichiarato in un’intervista che vuoi raggiungere qualcosa di alto?

Da quando ero piccola, ho questa sensazione dentro di me, che mi ha portato a pensare di poter fare qualcosa di grande e di straordinario.

Vivo ancora oggi questa situazione, perché credo di non aver raggiunto questo “qualcosa di alto”, pur avendo toccato con le Alter Echo palchi internazionali e importanti collaborazioni.

Ringraziamo Roberta che ci ha portato nel mondo del quartetto d’archi, che con le sue compagne delle Alter Echo ci deliziano con sonorità inesplorate.

Contatti social

Sito internet: https://www.alterecho.net/

Facebook: https://www.facebook.com/altereco666/

Instagram: alterecho_stringquartet
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