Guerra in Ucraina, Intervista al professore italiano dell’Università di Kiev Valerio Vermiglio
La guerra in Ucraina non si ferma: l’esercito russo, dopo gli attacchi alle maggiori città del territorio, non ha voluto risparmiare nemmeno la capitale.
Ingenti carri armati sono entrati a Kiev e la situazione si sta facendo sempre più pericolosa.
Valerio Vermiglio, 42 anni, di Isola Delle Femmine, in provincia di Palermo, sposato con Irina, ha tre bambini, insegnante presso l’ università statale della capitale, vive a Kiev dal 2015.
E’ successo quello che non doveva accadere : l’esercito russo è riuscito ad entrare anche a Kiev. Tu vivi da tanto tempo nella capitale. Come state vivendo questa situazione?
Ieri è stata la serata più dura fino ad ora.
Verso mezzanotte e mezza, ho visto sparare sotto casa, nel quartiere di Vinogradar, la periferia Nord est della città, proprio il punto da dove arrivano i carri armati russi.
Ci sono tanti che distribuiscono fucili e munizioni ai civili ucraini, ormai per strada tante sono le persone armate.
Ieri sera dal cielo sono partiti dei razzi, si sentivano esplosioni fortissime, c’è molta paura anche perché ci sono voci che i russi vorrebbero attaccare la centrale elettrica.
Però voglio sottolineare sono solo voci, spero che non accada mai questo.
Nella città si notano le forze armate russe?
Ormai i russi sono dentro la città , entrando dal lato nord , sono entrati nel cuore di Kiev, lo dimostra anche il fatto che si sente combattere tanto.
Ieri sera abbiamo sentito sparare fino a mezzanotte e mezza, poi dopo il silenzio della notte , questa mattina verso le ore 7,30 ancora colpi di artiglieria, un palazzo è stato distrutto da bombardamenti, non ci sono stati morti per fortuna perché i civili erano tutti nascosti nei rifugi.
Quali sono i rifugi dove ci si nasconde?
C’è ne sono molti come per esempio la metropolitana , gli scantinati.
Ieri sono andato in un grande garage sotterraneo vicino casa mia.
I governi occidentali stanno emanando delle prime sanzioni. Cosa ne pensi di questo, potrebbero fermare l’esercito di Putin?
Non sono un politico e quindi non ho le competenze per rispondere a questa domanda. Dal mio punto di vista non credo che possano essere tanto utili. Al di fuori delle sanzioni, sarebbe fondamentale agire attraverso la diplomazia, solo in questo modo si riesce a risolvere qualsiasi problema.
Putin ha detto che quando il presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj se ne andrà, in quel momento finirà di combattere. Credi che succederà questo?
Non credo assolutamente. Il presidente sta dimostrando coraggio, ha detto che non andrà mai via e poi il popolo ucraino lo sta appoggiando.
I cittadini ucraini sono un popolo orgoglioso ed unito che non si arrenderà facilmente.
In questo momento vorresti rimanere oppure andare via?
Se avessi la possibilità di andare via, lo farei subito. Ho solo un pieno di benzina, qui non c’è più carburante, non ho la possibilità di arrivare in Polonia. In questo momento muoversi è molto pericoloso , con tre bambini non mi sento di iniziare un viaggio cosi difficile.
Cosa ti aspetti in questi giorni?
Sperò che L’Occidente intervenga dando la possibilità a tanti civili di scappare e mettersi in salvo.
Non è giusto che devono morire tante persone innocenti.
Quando finirà questo conflitto?
Spero che finisca al più presto, la guerra è causa soltanto di vittime innocenti.
Noi non odiamo i russi, vogliamo solo la pace!