Skip to main content

Governo Gialloverde: Ammucchiata o compromesso storico 2.0?

  • Simone Passerini

italia senza futuroIn tanti si chiedono a cosa somigli il Governo che sta reggendo (???) le sorti del Belpaese.

Questa miscela esplosiva, identificata dai mass media con i colori di una maglietta da calcio, appare ai più, un mostro post elettorale.

Ma perché Lega e Movimento 5 stelle hanno unito le loro forze, e a cosa tendono?

La risposta la si trova nei fatti.

I due partiti che hanno trionfato alle elezioni, circa un anno fa, volevano a tutti i costi massimizzare i profitti dell’urna del marzo 2018, per vincere anche la partita di ritorno: le elezioni Europee del prossimo maggio.

Per questo, nella scorsa primavera, per oltre 3 mesi hanno dato vita ad una telenovela a puntate, sfociata nel contratto di governo.

Una sorta di foglia di fico per nascondere le vergogne, di chi ha fatto del riempire la pancia della gente una ragione di vita.

Poi, la Lega ha occupato gli spazi della “difesa del popolo”, e il Movimento quelli dello “sviluppo sociale”.

Peccato che questi nobili intenti si siano trasformati, rispettivamente, in populismo sfrenato da una parte, e assistenzialismo spietato, dall'altra.

Per realizzare, infatti, i loro “cavalli di battaglia”, vale a dire, quota cento e superamento della Legge Fornero per la Lega, e reddito di cittadinanza per il Movimento, i due partiti – popolo, hanno indebitato le casse dello Stato, spostando le nefaste conseguenze del loro operare, al 2020- 21, quando, se non si interverrà, correggendo la manovra fiscale, a meno di una ripresa forte dell’economia reale, scatteranno gli aumenti su Iva ed accise varie.

E ora, come se non bastasse, si è aggiunta la crisi con i cugini d’oltralpe, messa in atto da un’avventata mossa da bar dei maggiorenti del Movimento cinque stelle, Di Battista e Di Maio che, pensando di essere Statisti senza paura, hanno incontrato i leader dei gilet gialli. Soggetti dalla dubbia identità che inneggiano alla rivolta civile, spaventando il popolo francese.

Ma ai nostri “prodi” tutto questo non importa.

A loro interessano solo le urne Europee, e solo dopo, a risultato avvenuto potranno darsi – reciprocamente - la colpa della caduta del Governo per screditarsi a vicenda

Perché, i partiti non nascono per risolvere i problemi, ma per vincere le elezioni.

Per questo, tornando alla domanda iniziale, il nostro Governo, non può che essere un’ammucchiata e non la tentata realizzazione del “compromesso storico”, tanto voluto da un Politico (per il quale uso volontariamente la P maiuscola), di statura insindacabile, quale Aldo Moro che, negli anni di piombo, anticipando la storia e la caduta del muro di Berlino (1989), cercò di unire le forze della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, per rilanciare il nostro Paese, e fargli acquisire un’identità, lontano dai servilismi internazionali.

Noi oggi abbiamo Di Maio, Salvini, Calenda, Renzi, Belusconi e Meloni, mentre all’ora c’erano Moro, Fanfani, Berlinguer, Nilde Iotti, Craxi, Almirante.

Nemmeno i più oltranzisti potrebbero fare paragoni.

Vi do solo un ultimo spunto.

Nei giorni scorsi a Piazza Pulita, programma di approfondimento socio politico di La 7, è stato messo in onda un colloquio tradotto tra Conte e la Merkel, da cui emerge come il nostro Primo Ministro non sia assolutamente considerato dal Cancelliere Tedesco, che, nel dialogo non gli rivolge mai lo sguardo.

Provate a cercarlo sui canali social, e capirete, amaramente, che chi ci governa non potrà mai darci un futuro.

Pin It