2025 Anno Santo del Giubileo
Mancano ancora tre anni al 2025 ma già si conosce il logo e l’indirizzo di questo nuovo Anno Santo. Prima di entrare nel merito dell’iniziativa che il cardinale Pietro Parolin ha presentato in Vaticano, vediamo il significato del termine Giubileo e la sua definizione.
Cosa significa Giubileo
Il termine origina dal latino “iubilaeum”, tratto da iubilare, ossia “gridare di gioia”. Per la Chiesa cattolica e i fedeli cristiani il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Questa indulgenza plenaria è stata istituita per la prima volta nel 1300 da papa Bonifacio VIII, poi dal 1400 concessa ogni 25 anni.
Il logo e il significato del Giubileo 2025
Questo è il logo che caratterizzerà il Giubileo del 2025.
Il motto invece recita: “Pellegrini di Speranza”.
Monsignor Rino Fisichella così illustra il logo. Le quattro figure stilizzate indicano l’umanità proveniente dai quattro angoli del mondo, l’una abbraccia l’altra, e vuole indicare la fratellanza che deve unire i popoli, mentre chi apre la fila abbraccia la Croce che è segno distintivo della fede e della Speranza cristiana. Sotto sono raffigurate delle onde mosse, per evidenziare che il pellegrinaggio della vita a volte deve affrontare delle avversità. La Speranza è invece rappresentata dall’ancora che si prolunga dalla parte inferiore della Croce.
Anche i colori dei quattro personaggi stilizzati hanno un preciso significato: il rosso rappresenta l’Amore, la condivisione e l’azione; il giallo/arancio vuole significare il calore umano, la carità e l’aiuto fraterno; il verde evoca la pace, l’equilibrio, la serenità; l’azzurro/blu attiene la sicurezza e la protezione. (coloro che pensano che vi sia un riferimento al Gay pride si mettano il cuore in pace perché non è così). La Croce e l’Ancora sono un nero/grigio e vogliono rappresentare l’autorevolezza e l’aspetto interiore. Si può ben notare come le quattro figure stilizzate, con il loro tenersi, vogliano significare l’importanza di essere fratellanza, comunità. La Croce poi, si vede, leggermente incurvata verso i pellegrini testimonia che nel cammino non si è soli, ma che vi è la certezza della presenza e della Speranza.
Il motto, in colore verde, simbolo di Speranza e rinnovamento, recita: “Peregrinantes in Spem”, ossia “Pellegrini di Speranza”.
Questo logo è dovuto al frutto di un Concorso Internazionale. Le proposte giunte in Vaticano sono state ben 294 da 213 città e da 48 Paesi diversi. Coloro che hanno partecipato andavano dai 6 anni agli 83 anni. Il criterio di valutazione delle proposte giunte si basavano su tre criteri: un criterio pastorale, che premiava la capacità di intuizione immediata del messaggio; criterio tecnico-grafico; criterio estetico. Al termine delle valutazioni sono stati presentati al Papa tre progetti e, dopo una non facile valutazione, la scelta è caduta sulla proposta di Giacomo Travisani, il quale, ben felice di essere stato scelto, ha spiegato il suo disegno. Riporto le sue parole.
“Ho immaginato gente di ogni ‘colore’, nazionalità e cultura, spingersi dai quattro angoli della Terra e muoversi in rotta verso il futuro, gli altri, il mondo, come vele di una grande nave comune, spiegate grazie al vento della Speranza che è la croce di Cristo e Cristo stesso”. Nel “personificare” la Speranza ha pensato subito alla Croce: “La Speranza, mi sono detto, è nella Croce”.
Entro il prossimo anno sarà presentato il calendario completo dei grandi eventi, che sono stati pensati per: bambini, giovani, famiglie, anziani, nonni, disabili, malati e sanitari, poveri, carcerati, confraternite, movimenti e associazioni, università, mondo del lavoro, cori e corali, sacerdoti, persone consacrate, catechisti, cattolici orientali.
Attendiamo allora, con speranza, l’arrivo di questo nuovo Anno Santo Giubilare del 2025.