Turismo Spirituale in Lombardia: Santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa
Per questo mese d’agosto la proposta è una visita al Santuario delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, che si trova a Lovere in provincia di Bergamo, affacciata sul lago Sebino o d’Iseo se preferite. Il tempio fu consacrato da monsignor Giacinto Tredici, vescovo di Brescia, il 1° ottobre del 1938. Un breve accenno alla figura delle sue Sante, prima di illustrare il piccolo ma affascinante Santuario.
Bartolomea Capitanio nasce a Lovere nel gennaio del 1807, e vi muore nel luglio del 1833. Sin da giovinetta sente il richiamo a prodigarsi per il bene del suo prossimo, infatti, nel 1825 si prodiga nella scuola e nell’oratorio per assistere i più giovani, inoltre è prodiga nelle varie associazioni, che anima e di cui a volte ne è la promotrice, tra cui l’ospedale, di cui l’anno dopo diviene direttrice ed economa. Nel 1831 inizia la stesura di un progetto molto amato, quello di creare un istituto ispirato alla carità ardentissima di Gesù Redentore. Un anno dopo dà l’avvio al progetto, avendo come prima compagna d’avventura Caterina Gerosa, così che nel giugno del 1833 firmano l’atto costitutivo della nuova società, l’Istituto delle Suore di Carità. Purtroppo Bartolomea, gravemente malata, muore un mese dopo, lasciando tutto nelle mani della Gerosa. Papa Pio XII ne proclama la santità il 18 maggio del 1950.
Vincenza Gerosa, al secolo Caterina, nasce a Lovere nell’ottobre del 1784 e vi muore nel giugno del 1847. Manifesta, sin da piccola, un forte attaccamento per il Crocefisso, trasporto che non abbandonerà mai. Con la Capitanio dà inizio a un percorso di fede e di carità verso il prossimo più bisognoso, chiamando il loro istituto, il “ Conventino”, dove presto arriveranno altre giovani desiderose di condividere la loro stessa vita. Alla sua morte Vincenza lascia una famiglia di ben 156 suore distribuite in venticinque comunità. Papa Pio XII ne proclama la santità il 18 maggio del 1950.
Il santuario, che si trova in Lovere in via Gerosa, 14, è visitabile dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 19. È dedicato a Cristo, Re dei Vergini, in onore delle sue Sante. Il complesso, nella sua interezza, intende risaltare il valore della verginità consacrata a Cristo, esaltando il mistero della Chiesa Sua sposa. L’interno si presenta tutto coperto di mosaici, affreschi e sculture eseguiti da artisti diversi, tra cui l’Arzuffi, il Marigliani e altri. Le quattro colonne che sostengono le volte a crociera, completamente a mosaico, raffigurano l’iconografia che s’ispira alla parabola evangelica delle “ dieci vergini”. L’ingresso, sempre a mosaico, richiama le beatitudini evangeliche e le opere di misericordia; l’interno, a pianta quadrata a tre navate, ingloba l’antica cappella che costituisce l’accesso al “Conventino”. Interessanti i particolari che fanno riferimento a Maria Santissima, che è la Regina delle vergini. La pala dell’abside centrale presenta le due sante che sono incoronate da Cristo. Molto bello lo sguardo che si apre sulla figura di Gesù Redentore posto al centro, mentre sui due lati s’illustrano le opere di misericordia. Nelle pareti laterali si ammirano due lunghe presenze di vergini e di martiri che portano in mano i simboli della loro fedeltà a Cristo. Le belle vetrate riproducono i santi patroni delle provincie religiose dell’Istituto. Sono visibili, custodite in teche di vetro, i corpi delle due sante.
Le suore di Carità delle due sante, sono anche chiamate “ Suore di Maria Bambina” questo perché nella Casa Generalizia, che si trova a Milano in via Santa Sofia, è custodito un antico simulacro della Vergine in fasce e donato all’Istituto.
Per raggiungere Lovere prendere l’A4 con uscita a Bergamo e proseguire per Lovere. In autobus da Milano – Sesto San Giovanni partono due corriere che, dirette a Ponte di Legno, fanno scalo anche a Lovere. In treno sino a Brescia, poi si prende il treno delle ferrovie Nord per Pisogne, qui giunti si prosegue per Lovere in battello o tramite autobus.
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