Santuario della Madonna di Caravaggio
A poco più di 40 km da Milano troviamo il Santuario della Madonna di Caravaggio, molto amato da lombardi e ricco di una storia lunga ormai cinquecento anni.
Le origini del santuario di Caravaggio, uno dei più noti della Lombardia, risalgono al 26 maggio del 1432, quando Giovanetta Vacchi, una giovane contadina del piccolo borgo, era intenta a cogliere alcune erbe in uno spiazzo erboso non molto lontano da casa sua.
A un tratto la ragazza vide una forte luce, che circondava una signora elegantemente vestita, che riconobbe subito, essere la Madonna.
La Vergine Maria le disse che era venuta a portare un messaggio di pace e speranza per i popoli dell’Europa e dell’Asia minore, che allora erano in guerra tra di loro, e inoltre le chiese di comunicare al vescovo di Milano di far erigere una cappella proprio nel prato in cui era apparsa.
Subito dopo, la Madonna scomparve e dal prato cominciò a sgorgare una limpida pozza d’acqua, che in poco tempo dimostrò di avere eccezionali capacità curative.
Appresa la notizia del fatto prodigioso, le autorità religiose di Milano e Cremona non solo ne verificarono l’autenticità, ma nel 1516 lo stesso papa Leone X decretò Caravaggio luogo di pellegrinaggi.
Nel frattempo, il 31 luglio del 1432, era stata collocata la prima pietra per la costruzione della cappella in quel prato, dove la Madonna era apparsa alla giovane contadina.
Dal 1575 fino alla fine del 1580 si lavorò alla costruzione del colossale Santuario mariano, progettato dal noto architetto Pellegrino Tibaldi, legato agli Sforza da un’antica amicizia.
I lavori non si fermarono con l’edificazione della chiesa, ma continuarono fino agli inizi del Settecento, con una serie di rifiniture volute dalla casa reale spagnola.
Nel 1965 vi fu un secondo ampliamento del santuario, che arrivò ad avere l’aspetto che ha ancora oggi.
Dalla pianta a croce latina, la chiesa è sormontata da un’enorme cupola, che divide la chiesa in due corpi distinti, a ponente la maggiore e a levante la minore, che è il vero cuore del complesso.
Nell’ingresso troneggia il busto dell’arcivescovo Cazzani, che fu, negli anni Venti, uno dei più grandi sostenitori del Santuario, oltre a collaborare per il buon fine dei Patti Lateranensi.
Sull’altare, di stile barocco, ci sono le statue delle quattro Virtù, oltre al Sacro Speco, che si trova di sotto il bastimento.
Gli affreschi furono dipinti nell’Ottocento da Giovanni Moriggia e Luigi Cavenaghi, due pittori locali, mentre sulla volta troviamo i ritratti di quattro donne dell’Antico Testamento, sempre del Moriggia.
Le cappelle della navata di sinistra sono consacrate a San Pietro, ad Anna e Gioacchino, a San Antonio da Padova e Santa Lucia e a San Michele, mentre a destra ci sono quelli di San Antonio Abate, dell’Addolorata, di Filippo e Giacomo e del Rosario.
Molti e curiosi sono gli ex voto e le prove di miracoli, tra cui ricordiamo una ghigliottina che nel 1520 s’inceppò miracolosamente, salvando la vita di un noto brigante che, incredibile a dirsi, era stato profondamente devoto.
Attorno al santuario ci sono molti edifici degni di nota, come il Seminario per i novizi, risalente agli anni Cinquanta, la Via Crucis con Crocefisso degli anni Quaranta, l’obelisco, che fu eretto agli inizi del Novecento e la piscina con fontana, da sempre meta dei pellegrini che vogliono bagnarsi con l’acqua miracolosa.
Il santuario di Caravaggio è in viale Papa Giovanni XXIII - 24043 Caravaggio (Bg)
Tel. 0363 3571
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