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La Villa Reale di Monza

parco monza pix foto camera man

Le origini della Villa Reale di Monza, considerata l’ottava meraviglia del mondo, risalgono alla metà del Settecento, quando l’imperatrice d’Austria Maria Teresa decise di far erigere nel cuore della Brianza una villa quale nuova sede del figlio, il governatore Ferdinando d’Asburgo.

Monza venne scelta come sede, in quanto si trovava a metà strada tra Vienna e Milano, oltre ad essere nota per il buon clima e gli abitanti cordiali.
Dal 1777 fino alla fine del 1780 l’architetto Giuseppe Piermarini lavorò con passione al progetto della villa, poi modificata negli anni successivi con aggiunte varie dallo stesso duca Ferdinando, che la usò come residenza di campagna fino all’arrivo di Napoleone nel 1796.
Sotto i francesi, la villa divenne la dimora del viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais, cognato di Napoleone, che fece costruire il sontuoso parco, destinato a essere la riserva di caccia dei nobili francesi.
Dopo il ritorno degli austriaci, il complesso passò nel 1859 nelle mani di Casa Savoia, che ne fece una delle sue residenze private.
Uno degli inquilini più noti fu re Umberto I, che vi visse fino al tragico attentato del 29 luglio 1900, quando il figlio Vittorio Emanuele III la fece chiudere, per rispettare la memoria del padre.
Nel 1934 la villa venne ceduta al comune di Monza, ma ciò non evitò che per molti anni cadesse in un grave stato di miseria e degrado.


Solo nel 2014, dopo un lungo restauro da parte dei comuni di Milano e Monza, la costruzione è tornata all’antico splendore, diventando uno dei punti di riferimento della Brianza e della provincia di Milano, con una serie di mostre e attività didattiche.
La pianta della villa segue lo stile neoclassico, con i tre corpi principali disposti a forma di U, che delimitano la corte d’onore chiusa dalla Cappella e dalla Cavallerizza, da cui partono le ali dove viveva la servitù.
villa reale 2Nelle facciate, dallo stile classico e austero al tempo stesso, s’intravede lo spirito della Corte di Vienna, dove tutto rispondeva a una linea di pensiero chiara e rigogliosa, secondo i canoni dell’Illuminismo.
Al primo piano della villa si trovano i saloni di rappresentanza, oltre agli appartamenti di Umberto I e della regina Margherita, mentre a est si possono ammirare i giardini all’inglese del Piermarini.
In un angolo a sud dei giardini si trova il Serrone, un’immensa serra in cui erano coltivate le piante più delicate e quelle esotiche durante l’inverno, circondata da un vasto roseto.
Alla fine dei giardini troviamo la torretta, un edificio in stile gotico, eretto nel 1824 dall’architetto Giacomo Tazzini, da dove si può godere un bel panorama della villa reale e dei suoi giardini.

Come arrivare

Strada per Monza da Viale Zara, Viale Fulvio Testi, Viale Brianza, Viale Lombardia, Rondò dei Pini, Villa Reale, quindi ingresso al Parco da Porta Monza; oppure da Piazzale Loreto per Viale Monza, Sesto San Giovanni, Viale Casiraghi, Viale Brianza, poi come da Milano.

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