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La grotta di Fiumelatte e dell’Acqua Bianca in provincia di Lecco

Dopo aver raccontato della grotta del Buco del Piombo, eccomi a narrarvi di altre due grotte lombarde, e precisamente: la grotta di Fiumelatte e quella dell’Acqua Bianca.

Fiumelatte è una frazione del comune di Varenna in provincia di Lecco, e prende il nome dal fiume che bagna il borgo. Questa grotta presenta un intrigo di gallerie situate a vari livelli, inoltre un tratto di sessanta metri è sommerso dall’acqua. L’accesso alla grotta non presenta particolari difficoltà.grotta fiumelatte varenna

I Celti, che abitarono queste zone, consideravano la grotta un luogo sacro, e questo ha dato origine a molte leggende di vario genere sapientemente condite dal popolino.

Interessante è la presenza, in una ulteriore grotta chiamata la “Ghiacciaia del Moncodeno” dove si conservano ghiacci perenni.

Nel Codice Atlantico, che è la più ampia raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci e che è conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, si trova una descrizione della grotta di Fiumelatte stesa proprio dal da Vinci, che però gli aveva dato il nome di “Fiumelaccio”.

Nel XVII secolo e in parte per i seguenti, l’aristocrazia europea era solita intraprendere, per perfezionare la loro conoscenza e il loro sapere, un lungo viaggio nell’Europa continentale, che chiamavano Grand Tour e che aveva una durata non ben definita che tuttavia prevedeva sempre una tappa nella nostra Italia e una visita sui sentieri delle montagne di Lierna, comune in provincia di Como e la grotta di Fiumelatte. Questo ha fatto si che si trovino, sparse per l’Europa, molte stampe e dipinti che raffigurano questo fiume che, in quel tempo, era definito come “il fiume più corto del mondo”.

Anche Caio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il Vecchio, descrive questo fiume e questa grotta nei suoi scritti naturalistici; così come ha fatto il biologo e accademico Lazzaro Spallanzani.

Una grotta, questa, sconosciuta ai più, ma che presenta una sua interessante storia nel panorama delle grotte lombarde.

 

Nel comune di Mandello del Lario in provincia di Lecco, si trova una grotta chiamata Grotta dell’Acqua Bianca. Anche questa cavità ha avuto l’onore di essere studiata da Leonardo da Vinci e finire descritta nel Codice Atlantico. È una grotta particolare, che ha offerto molte occasioni di studi a diverse discipline. Come la precedente anche questa è stata probabilmente usata anche a fini rituali e sacri dalle popolazioni ivi residenti. Nell’età medievale è divenuta un sito minerario per l’estrazione di idrossidi di Ferro, che però ha cessato la sua attività dopo il XVI secolo.

La grotta presenta una lunghezza di circa 200 metri e larga 40 metri, la cui origine è sicuramente naturale.

Osservando il lato opposto della Valle si può vedere una apertura chiamata la Ferrera di Valdevilla e detta Grotta del Pallone”, lunga oltre 2 chilometri ma situata su un ripido versante lontano dai sentieri normalmente percorsi. Nella grotta sono ben visibili i resti di lavorazione mineraria. Gli archeologi stanno studiando a fondo la cavità per trovare un possibile collegamento tra questa e la grotta dell’Acqua Bianca.

Il nome dove sorge la grotta dell’Acqua Bianca pare derivi dal collegamento al latte materno, mentre quello di grotta Ferrera nasce da una fonte di acqua ferruginosa.

Queste grotte descritte non fanno parte delle grotte più conosciute e più maestose, ma tuttavia conservano e narrano la storia della nostra terra lombarda, tanto da essere citate dal grande Leonardo da Vinci.

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