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Conosciamo meglio le città lombarde: Bergamo

Con questo titolo sono a proporre un breve excursus nelle città capoluogo della nostra terra lombarda. Oltre ad un accenno storico, elencherò alcuni dei monumenti più importanti concludendo con alcune ricette tipiche del luogo.bergamo

Seguendo l'ordine alfabetico, la prima città che incontriamo è quella di Bergamo.

Il nome gli fu dato dai Celti che la chiamarono "Berg-hem" col significato di "abitazione posta sul monte", il riferimento è chiaramente alla città alta. L'avvenuta conquista della cittadina da parte dei Romani ne cambiò il nome, divenendo "Bergomum". La presenza romana portò alla nascita di un fiorente municipio che poteva contare su una popolazione di circa diecimila abitanti.

Col passare del tempo Bergamo subì diverse invasioni: i Goti, tribù germaniche originarie della Svezia, che incendiarono la città; gli Unni, guerrieri nomadi provenienti dalla Siberia meridionale; i Vandali, abitanti della Germania orientale; gli Eruli, di provenienza svedese o danese; gli Alani, nomadi di etnia iranica, sino al giungere dei Longobardi che trovarono la città semi deserta e decisero di stabilirvisi. La regina d'Italia e consorte dei Longobardi Teodolinda diede alla città di Bergamo un momento di pace e di calma, sino a quando il dominio passa sotto gli Imperatori tedeschi. Dobbiamo arrivare sino al 1166 quando Bergamo decise di partecipare alla sollevazione popolare contro Federico I, detto il Barbarossa, facendosi promotore della Lega Lombarda con il giuramento nella cittadina di Pontida. La storia con il Barbarossa però non finisce lì, infatti, venti anni dopo eccolo ritornare a Bergamo, questa volta ben accolto.

Potevano mancare le guerre tra Guelfi e Ghibellini a Bergamo? Certo che no, tanto che tra le famiglie più illustri della città, i Colleoni e i Suardi si accese la rivalità e la lotta. I Colleoni parteggiarono per i Guelfi, mentre i Suardi erano a favore dei Ghibellini, che riuscirono, con l'aiuto dei Visconti di Milano, a cacciare i Colleoni. Ecco arrivare l'anno 1428 e Bergamo diviene parte della Serenissima Repubblica di Venezia, la quale fece completare la fortificazione della cinta muraria, includendo anche i piccoli borghi posti all'esterno delle mura medievali.

La mai certa tranquillità di una pace stabile, si aggrava con l'arrivo di una carestia, seguita dalla calamità dall'epidemia della Peste, siamo nel 1630, che causò la morte di circa diecimila persone.

Centosessantasei anni dopo la peste i rivoluzionari francesi pensarono bene di conquistare la città ponendo così fine al dominio veneziano, fondando la Repubblica Bergamasca, che però ebbe vita breve in quanto il trattato di Campoformio, che è un comune alle porte di Udine in Friuli, stabilì l'inclusione di Bergamo nel Regno d'Italia di Napoleone.

Nel 1815 si tenne il Congresso di Vienna ed ecco che Bergamo cambia padrone divenendo una colonia austriaca, sino a quando, quarantaquattro anni dopo, Garibaldi entrando in città pose fine al dominio austriaco. L'anno successivo 178 bergamaschi seguirono Garibaldi nella famosa spedizioni dei Mille. Questo fatto fece si che Bergamo venne definita "la città dei Mille". Le successive vicende storiche dell'Italia unita, della prima e della seconda guerra mondiale videro Bergamo sempre partecipe nel condividere, nel bene e nel male, le sorti dell'Italica patria.

I monumenti di Bergamo

Terminato questo brevissimo excursus storico, ecco un breve elenco dei monumenti più caratteristici di questa bella città.

  • Accademia Carrara. Fondata nel 1796 dal conte Giacomo Carrara, è una delle più prestigiose pinacoteche italiane. Sono presenti più di 1900 dipinti di quasi tutti i maggiori artisti italiani.
  • Il Battistero, costruito nel 1430 da Giovanni da Campione, poi, nell'Ottocento ricostruito nel luogo dove si trova attualmente. Edificato a forma ottagonale, ricordo che il numero otto è simbolo dell'eternità, presenta bassorilievi con storie della vita di Cristo.
  • Biblioteca civica. Lasciata in eredità alla città dal cardinale Furietti ed aperta al pubblico dal 1768. Attrezzata per ricerche storiche, letterarie, musicali e artistiche.
  • Cappella Colleoni. Costruita tra il 1472 e il 1476 dal Colleoni, e dedicata a san Giovanni Battista. Bellissima la sua facciata, composta da tarsie e decorazioni in marmi policromi.
  • Duomo. Terminato solo nel 1886 presenta una pianta a croce latina, con un interno decorato da Francesco Domenighini.
  • Palazzo della Ragione. Costruito nel XII secolo, subì importanti trasformazioni, tra cui un incendio nel 1520. Al suo interno sono conservati affreschi del 1300 e 1400 dipinti dal Bramante.
  • Piazza Vecchia. Simbolo della città, con al centro la bella fontana del 1780. alla sua destra sorge il Palazzo Nuovo, la torre civica, nota col nome di "Campanone" e l'antica " Domus Suardorum", attualmente sede universitaria. A settentrione sorge la preziosa Biblioteca civica " Angelo Mai".
  • Santa Maria Maggiore. Interessante Basilica da visitare, che presenta anche la cosidetta " porta della Fortuna".

I piatti tipici di Bergamo 

Bergamo, città della Lombardia, offre una ricca varietà di specialità culinarie locali. Terminata la visita, ecco alcuni piatti tipici che vale la pena gustare.

  • Minestrone Brianzolo. Ricco di molte verdure e molto saporito.
  • Filetto di Lavarello al vino bianco. Trattasi di pesce di acqua dolce, conosciuto anche come coregone.
  • Polenta conscia e Polenta vonscia. Sono due piatti diversi, la prima prevede la presenza di lardo e panna, la seconda grana padano e aglio.
  • Masigott. Trattasi di un dolce contenente uva sultanina, pinoli, noci e scorze di arancia candite.

Dove parcheggiare a Bergamo

Per arrivare a Bergamo è consigliato l'utilizzo del treno o degli shuttle bus, ma per chi decide di utilizzare la propria auto, consigliamo di lasciarla nelle strade vicine alla stazione oppure di utilizzare uno dei parcheggi privati multipiano in centro città:

  • Parcheggio Central Parking, Via Pietro Paleocapa 3
  • Parcheggio del Centro, Via Borfuro 4
  • Parcheggio Piazza Libertà, Piazza della Libertà

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