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Nasce a San Vittore Olona “I viaggiatori della curiosità”, vetrina di storia e cultura

  • Roberto Bombassei

i viaggiatori della curiosità

Verrà inaugurata nei prossimi giorni la vetrina chiamata “I viaggiatori della curiosità” in corso Sempione 21, ideata, sognata e realizzata dall’artista e scrittore Roberto Bombassei.

“L’idea mi è venuta qualche mese fa. Una sera, sul balcone di casa dei miei genitori, ho concepito di adibire una vetrina inutilizzata del famoso Sempione per uno scopo ben più grande: rendere disponibile alla società pezzi di storia,” esordisce il poliedrico artista legnanese.

“Da artista e da uomo, penso che esista un forte legame tra la cultura e la salute dell’animo. La cultura ci rende felici, più profondi, più umani. Nessuno diventa umano da solo: ci facciamo umani gli uni con gli altri. Sì, l’umanità avviene per contagio: attraverso il respiro, attraverso la parola, attraverso lo sguardo. Nella nostra società, soprattutto negli ultimi anni, vediamo una mancanza di cultura, dovuta a diversi motivi che partono dalla famiglia, passando attraverso le scuole e si estendono in un mondo ipertecnologico. Sembra che la tecnologia attuale sia la causa di questa mancanza culturale. Io credo che invece sia una mancanza di azione: abbiamo perso il desiderio di scoprire.

La cultura dovrebbe essere un elemento fondamentale, insostituibile per la nostra società. Perché la cultura genera coscienza, cognizione, conoscenza, intelligenza, consapevolezza civica e sociale/sociologica di sé e del mondo che si ha intorno e con cui si interagisce.

La cultura ci rende uomini liberi e soprattutto ci dona identità.”

Continua Bombassei: “Nei tempi moderni, quando si discute del rapporto tra umanità e tecnologia, spesso ci si sofferma su Internet, sul digitale, sui cellulari e tablet e sugli impatti che le innovazioni più recenti, come l’intelligenza artificiale, stanno avendo sulla società. Ma la tecnologia, ricordiamoci, accompagna il procedere dell’umanità da tempi antichissimi. Quindi non è la tecnologia ad allontanarci dalla cultura ma la mancanza della consapevolezza di conoscere sé stessi. Pensiamo che una connessione ci renda liberi in questo mondo. Ci sbagliamo. Quello che manca oggi non sono le informazioni, facilmente recuperabili con la tecnologia attuale, ma una mancanza di fame e di sete di conoscenza che è quella che porta a diventare sé stessi in un mondo che ci vuole tutti uguali. Per questo è importante la cultura. La cultura porta nelle nostre vite sogni e libertà. Oggi abbiamo tutto quello che serve per essere non liberi perché manca una cultura umanistica e manca identità. Ed è per questo che una semplice vetrina, collegata alla tecnologia, può far riscoprire la fame di conoscenza.”

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Cosa si metterà in mostra attraverso il progetto dei “I viaggiatori della curiosità”?

“Tutto quello che può essere di stimolo. Un libro, una foto, un disco autografato, un’opera d’arte con un breve ma stimolante testo: un titolo, un nome per generare curiosità e passione che è alla base di una profonda conoscenza. Tutto poi passerà attraverso i social media e l’intelligenza artificiale per produrre commenti che verranno di volta in volta premiati per i più meritevoli.”

Conclude Bombassei: “L’idea di una vetrina delle curiosità spero sia adottata da altri. Chiunque abbia una vetrina ‘libera’ può portare cultura. Solo dando ‘cibo’ stimolante per l’anima e non semplici dicta commerciali creiamo persone degne di vivere una vita. Abbiamo bisogno in futuro di persone curiose, talentuose e di merito, con una cultura umanistica e con un elevato grado di conoscenza tecnologica per affrontare le nuove sfide future. Non automi, non gente mediocre, ma gente preparata e che merita.”

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