Skip to main content

Il pozzo di Sant’Antonino a Piacenza

pozzo antonino piacenza 1Fino al 17 marzo, a Piacenza si potrà vistare un luogo dove la tradizione cristiana vuole sia stato ritrovato il corpo del martire Antonino, patrono di Piacenza, in un sacrario del IV secolo, voltato e affrescato, accessibile al pubblico tramite un’affascinante discesa.

Il pozzo si trova nella chiesa di Santa Maria in Cortina a Piacenza, dove il corpo di Sant'Antonino venne ritrovato in un ambiente ipogeo dal vescovo Savino, per essere trasferito alla fine del IV secolo nella vicina chiesa di San Vittore, dedicata al patrono. 

Sul luogo del ritrovamento il vescovo Savino fece edificare una prima chiesa, in stile medievale, che venne sostituita dall'attuale, completata all'inizio del XVI secolo. 

Quel luogo oggi è legato alla venerazione dei piacentini, infatti il 13 novembre parte una processione cha arriva alla basilica di Sant'Antonino, dedicata al ritrovamento del corpo del martire, avvenuto dopo che al vescovo Savino comparve in sogno l'esatta posizione della sepoltura.

Durante i lavori di restauro dell'edificio, alla fine dell'Ottocento, furono scoperti vari reperti di età imperiale, come il marmo Cecilio, che dimostrano l’uso di quest'area dal I secolo come necropoli collocata al di fuori delle mura urbane.

Nel corso dell’evento i visitatori si possono calare all'interno della camera ipogea, dove era il corpo di Antonino e, con l'ausilio di una serie di occhiali, immergersi nella ricostruzione 3D in realtà aumentata per meglio comprendere la ricchezza della decorazione oggi ancora solo parzialmente riconoscibile, con una video - installazione all'interno della chiesa sulla storia di Antonino, la scoperta del corpo del Santo Martire ad opera del vescovo Savino e le fasi evolutive della chiesa.

L'ultimo capitolo racconta il mistero della tomba di Sant'Antonino, collocata al di sotto del pozzo medievale, ma la scoperta dell'ipogeo romano accessibile tramite una botola posta in una primitiva cappella, oggi sagrestia, pone alcuni dubbi sulla ricostituzione di questa storia.

Uscendo dalla chiesa sulla parete sinistra è visibile il marmo Cecilio, una lastra di Rosso Verona che era parte di un monumento funebre a tamburo, con un’iscrizione funeraria che cita Cecilio, questore e tribuno augustale, deputato alla costruzione del tempio di Giove.

Orari: Venerdì, 17.00-20.00;  Sabato e domenica, 14.00-18.00

Biglietti: Intero: € 6,00;  Ridotto: €4,00 (Possessori biglietto "Annibale. Un mito mediterraneo", Possessori biglietto museo Kronos, dai 6 ai 26 anni, maggiori di 65 anni, gruppi min. 15 pax, soci Touring Club Italiano, FAI, ACI, soci AMEI, Italia Nostra, card Castelli Ducato, Pellegrini muniti di Credenziale, visitatori che non effettuano discesa al pozzo;  Gratuito: persone con ridotta capacità motoria agli arti inferiori e su sedia a rotelle e loro accompagnatore (che potranno accedere al solo video), bambini con meno di 6 anni (che potranno visionare il solo video), giornalisti muniti di tessera, guide turistiche con tesserino, soci ICOM.

Leggi anche:

Arona racconta San Carlo Borromeo

Santuario di Santa Maria ad Fontem a Locate di Triulzi

L'ippica a Milano e l'ippodromo di San Siro

Pin It