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Quartiere Baggio a Milano

quartiere baggio milanoRiprendo, dopo una pausa, la descrizione dei quartieri che caratterizzano e continuano la storia della nostra Milano. Questa volta il quartiere interessato è quello di Baggio, che in milanese di dice "Bagg", ed è ubicato nella periferia occidentale della città, lambito dal Parco delle Cave , terzo per importanza.

L'origine del nome è dubbia, c'è chi lo fa risalire dal nome di una torre militare romana detta "Badalocum", ossia "bada al luogo", mentre altri propendono per una torre o abbazia detta "Badia aggeris", poi Badagio, Badaxio, Baggio. Sicuramente i Romani si impossessarono del territorio, costruendovi anche una torre di avvistamento, poiché vi era una via che conduceva a Novara e Vercelli, punto di vedetta che nel Medioevo assunse il nome di Baggio.

Il borgo subì una quasi completa distruzione sino a che un nobile di nome Tazone, decise di ricostruirlo, edificando anche una chiesa con campanile dedicata a S. Apollinare. Divenne sede di una corte agricola fortificata, tanto che nel 1162 permise a fuggiaschi milanesi di rifugiarsi tra le sue mura. Si deve alla famiglia Baggio o Baggi il fiorire di Baggio, i quali ne fecero un importante centro politico e militare. Papa Alessandro II era un esponente di questa famiglia, col nome di Anselmo da Baggio. L'economia era prevalentemente agricola, soprattutto affinata nell'allevamento dei bachi da seta, aprendosi anche al tessile. L'età napoleonica portò scompiglio e cambiamenti, annullati poi dalla dominazione austriaca. Il progresso industriale portò la nascita di filande, concerie, aperture all'edilizia, dovuta anche al fatto che molti lavoratori milanesi si trasferirono sul territorio di Baggio, aumentandone notevolmente la popolazione residente. La strada principale che collegava il Borgo con Milano, era detta "Baggina", percorsa a piedi da molti lavoratori, sino a che, nel 1913, fu realizzata la prima linea tranviaria per Baggio che, quattordici anni dopo, fu numerata con il famoso 34. Nel 1923 Baggio fu annessa a Milano. Una data importante per Baggio fu quella del 15 aprile 1928, poiché il generale Umberto Nobile vi partì per la sua seconda e tragica spedizione con il dirigibile " Italia".

La via principale è la lunghissima via Forze Armate che immette in Baggio, e che vede la storica presenza della Croce Verde, della caserma Santa Barbara, che ha ospitato il Reggimento artiglieria a cavallo, e che conserva il Centro Ippico Militare, dove si pratica anche l'ippoterapia.

cascina linterno milano baggioNumerose sono le cascine che disseminano Baggio, la più famosa è la Cascina Linterno, di tipo corte chiusa lombarda e che ospitò Francesco Petrarca. Vi è poi la Cascina Sellanuova e la Cascina Meriggia.

chiesa vecchia baggioDa visitare sono la Chiesa vecchia, posta al termine della via Forze Armate, di rilevanza storico artistica, con un campanile del XII secolo; la chiesa di Sant'Apollinare, di San Giovanni Bosco, di Sant'Anselmo e di San Pier Giuliani.

Tre manifestazioni interessanti sono il "Palio degli Asini" , la "Sagra di Baggio" e il festival di musica classica "Primavera di Baggio". Queste manifestazioni terminano con due riconoscimenti al merito, i premi, "l'Orghen d'or" e "l'Organin de Bagg", il primo per chi ha operato per il quartiere, e il secondo al vincitore del concosrso musicale per Band giovanili.

Parlare di Baggio e non accennare al detto "Và a Bagg a sonà l' ôrghen" è, per un milanese, una mancanza di non poco conto, quindi preciso che il detto si riferisce a un organo dipinto sul muro nella chiesa di Baggio, in quanto non potevano permettersi un organo vero. Da questo il detto per significare la falsità di alcune persone, oppure di togliersi dai piedi e di andare a fare un giro, magari proprio a Baggio.

Il quartiere annovera anche Società sportive, non solo dilettantistiche.

Baggio è anche ricordato in diverse canzoni quali:

- di Enzo Jannacci, Prendeva il treno, nella frase "Gigi lamera, ed abitava dietro Baggio".

- di Gaber, nella canzone il Tic, dove afferma " lavoravo in quel di Baggio", e nel brano " La Balilla".

- il rapper Ghali nelle sue canzoni cita spesso questo quartiere.

Un altro quartiere storico che fa da contorno alla nostra Milano.

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