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Parco Idroscalo a Desenzano del Garda

parco-idroscalo-desenzanoAlla fine di aprile è stato aperto ufficialmente il parco Idroscalo di Desenzano, sulla riva lombarda del Lago di Garda, collocato in un’area dalla storia davvero lunga e singolare, in una città ricca di monumenti di epoche diverse, dai romani fino alla fine dell’Ottocento.

Questo luogo è legato alle vicende del reparto alta velocità e al maresciallo Francesco Agello che conquistò il record mondiale raggiungendo i 709,209 km orari e conquistando un posto nella storia del volo, come ricorda un monumento che venne inaugurato nel 1967.

Tutta l’area dell’ex Idroscalo, circa 41.000 mq, poiché era di proprietà del Ministero della Difesa e quindi off limits per il comune ma, grazie alla nascita, nel 2010, di Difesa Servizi Spa, qualcosa è cambiato.

Infatti, essendo una società per azioni del Ministero della Difesa, Difesa Servizi lavora come soggetto giuridico di diritto privato per la gestione economica di beni e servizi non legati all’operatività delle FF.AA.

Grazie a una concessione siglata nel 2015 tra Difesa Servizi S.p.A. e il Comune di Desenzano, una parte dell’area, considerata non più d’interesse operativo per l’Aeronautica, è stata messa a disposizione della città, ed è una zona che si affaccia sul lago di Garda, ricca di luoghi di memoria storica, rilievo turistico e utilità per la comunità locale.

L’accordo chiarisce che il Comune abbia una porzione di circa 12.000 mq di area verde dietro versamento di un canone simbolico di 1.000 euro annuali fino al 2034, con possibilità di rinnovo. Resta invece al demanio l’immobile principale, la storica villa Sparavieri, mentre l’alloggio dell’ex custode è nella disponibilità del Comune.

In anni recenti l’area era un circolo ricreativo per i militari e deposito logistico a servizio del 6° Stormo dell’Aeronautica militare con base a Ghedi.

Nel marzo 2017 il Consiglio comunale di Desenzano ha approvato una variante al Piano di governo del territorio per una destinazione turistico - ricettiva che consentirà l’uso delle attuali superfici.

La caratteristica più importante del nuovo parco è quella di collegare il percorso pedonale sul lago Desenzano - rivoltella con la passeggiata ciclo-pedonale parallela a viale Motta e via Dal Molin.

Il parco, con vialetti in terra battuta, è illuminato con lampioncini a led e arredato con panchine e tavolini e ricco di piante centenarie d’alto fusto.

Tutto questo in una città che ha molto da offrire.

Desenzano del Garda è uno scrigno ricco di tesori da scoprire nella zona sud occidentale dell’anfiteatro morenico del lago di Garda.

Una serie di ritrovamenti risalenti all’Età del Bronzo (2000-1800 a.C.) permette di situarvi i primi insediamenti della Cultura di Polada, diffusa in gran parte del settentrione.

Il nome deriva proprio dalla località di Polada, situata nel territorio del comune di Lonato del Garda, dove a partire dal 1870, si ebbero i primi ritrovamenti attribuiti a questa cultura in seguito a lavori di bonifica in una torbiera. Altre stazioni importanti si ritrovano in tutta l’area che va tra Mantova e l’alto Lago di Garda.

Tra il I e il II secolo d. C, le rive del Garda furono la residenza estiva di molti benestanti come dimostra la villa individuata a Desenzano nel 1921 dove si trovava l’antica via Emilia che collegava Brescia a Verona.

Durante il periodo longobardo Desenzano era parte di un distretto che andava dalle sponde del basso lago sino alle campagne del mantovano, poi finì sotto la giurisdizione civile di Brescia nel 1192, e nel 1220 divenne feudo della famiglia Confalonieri.

Dal 1426, col dominio di Venezia, la città divenne un importante centro commerciale, soprattutto grazie al suo mercato del grano, e culturale, infatti, si tenevano pubblici insegnamenti e nel Cinquecento si costituì un’Accademia.

Dal 1512 al 1516 si susseguirono i saccheggi da parte di truppe tedesche, oltre alla peste del 1567.

Con la rivoluzione giacobina del 1797 Desenzano fu la sede del Dipartimento del Benaco e sotto il Regno Lombardo – Veneto venne elevato a comune di prima classe e nel 1816 e 1821 fu visitato dall’Imperatore austriaco Francesco I.

A pochi chilometri da Desenzano, nel paese di Castiglione delle Stiviere, si svolse nel 1859 la battaglia di San Martino e Solferino che vide per la prima volta in azione la Croce Rossa per opera di Henri Dunant.

Nella prima e seconda guerra mondiale Desenzano fu al centro di violenti bombardamenti, che nell'ultimo conflitto distrussero il viadotto ferroviario del 1852.                                             

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