Gita a Camogli: nobili e pescatori
Ora che la primavera è finalmente giunta, possiamo lasciare Milano e la Lombardia per una piacevole gita a Camogli, piccola cittadina in provincia di Genova, veramente uno scrigno di storia e bellezza.
Come hanno dimostrato le ultime scoperte archeologiche, Camogli e la sua baia sono stati abitate fin dall’età preistorica, per la precisione dal XIII fino al XII secolo a. C, per poi, durante l’impero romano, diventare una stazione commerciale di un certo rilievo, come dimostrato dal rinvenimento di alcuni oggetti appartenti all’epoca repubblicana.
Dopo un millennio di oblio, il nome di Camogli torna in un documento medievale scritto tra il 1018 e il 1045, che ne descrive l’attività portuale, già in quel periodo cuore dell’economia locale.
Verso il dicembre del 1096 i camogliesi ricevettero in dono dal papa uno sconto speciale come ringraziamento per aver aiutato i crociati che stavano viaggiando verso la Terra Santa.
Fu cosi che, verso il XIII secolo, Camogli divenne uno dei centri marittimi più noti della Liguria, tanto che spesso era frequentato da bizantini e nobili genovesi, mentre per il mare il corsaro Gafforio era impegnato in una lunga lotta contro i nemici della cittadina.
Con il Rinascimento Camogli ebbe un vero e proprio porto, che nel giro di pochi anni divenne uno dei nodi portuali più famosi della Riviera ligure, con il suo periodo di massimo splendore agli inizi del Settecento.
Quando entrò a far parte dei domini napoleonici, la cittadina giocò una parte importante nel commercio marittimo francese e dopo la fine di Napoleone mantenne i suoi rapporti d’ affari con gli armatori transalpini e sardi, che chiesero il suo aiuto durante la guerra in Crimea.
Il 20 marzo del 1853 venne fondata la Mutua Assicurazione Marittima Camogliese, con lo scopo di assicurare tutti i camogliesi che viaggiavano per il mare, società che rimase in attività fino al 1888.
Nel 1953 venne creata la Sagra del Pesce che, tutti gli anni, ospita migliaia di turisti da tutto il mondo desiderosi di mangiare il fritto di pesce che viene cotto in un padellone largo quattro metri di diametro.
Il primo angolo notevole di Camogli è l’edicola della Madonna del Buon Viaggio, che si trova nella calata del piccolo porto, dove i marinai ogni anno venivano scelti dal capitano di una delle tante navi in procinto di partire per il mondo.
Nella piazza troviamo il Teatro, edificato su progetto di Salvatore Bruno verso la fine dell’Ottocento, con una scenografia dipinta in stile neoclassico e gli ordini di palchi decorati con lesene e capitelli.
Su di un promontorio poco distante possiamo ammirare il Castello della Dragonara, risalente al Medioevo e che oggi ospita l’acquario tirrenico, nato nel 1970, ricco di esemplari rari ed esotici.
Adiacente alla biblioteca civica troviamo il museo marinaro, ideato da Gio Bono Ferrari agli inizi del Novecento, con tantissimi reperti sulla attività marittima di Camogli dal Medioevo fino alla fine della prima guerra mondiale.
Nella piazza centrale è posizionata la Basilica di Santa Maria Assunta, eretta nel Seicento al posto di una precedente chiesa in stile romanico, con una doppia facciata e la statua lignea dell’Assunta, mentre in via della Repubblica troviamo un oratorio medievale, noto per un Crocefisso antichissimo conservato in una nicchia dietro l’altare maggiore.
Come arrivare
Si prende l’autostrada A7 Milano – Genova e da li si prosegue fino a Recco, quindi la SS1.
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