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Bubbiano: storia e arte

comune bubbianoProseguendo il nostro percorso tra i comuni lombardi, eccoci giunti al comune di Bubbiano. Questo è un piccolo comune, non superando i tremila abitanti, confinante con il pavese, tra il Naviglio di Bereguardo e il Naviglio Pavese.

Nel dialetto il nome si pronuncia Bibian, mentre gli abitanti s’identificano in Bubbianesi o, se in dialetto, Bibiané. I santi patroni sono i quattro Martiri, Luciano, Eugenio, Fermo e Severiano, che si festeggiano l’ultima domenica di agosto con la tradizionale processione delle reliquie.  

L’etimologia del nome si vuole derivato da un nome proprio latino non ben identificato, potrebbero essere Bubbius, Bovius o Vibius.  È un tipico comune di pianura, probabilmente di origine antica, anche se il primo documento che cita questo luogo si ha nel XII secolo, dove sono elencate alcune permute di terreni appartenenti all’Abbazia cistercense di Morimondo. Non risulta essere dotato di fortificazioni, castelli o torri, essendo vocato a territorio prevalentemente agricolo, tuttavia ha comunque condiviso e vissuto le vicissitudini che hanno visto protagonista la terra lombarda, quali gli scontri tra il Barbarossa e la Lega Lombarda, le lotte tra le varie famiglie per il possesso del territorio, ad esempio tra Visconti e Torriani, per passare poi sotto la dominazione spagnola, francese e austriaca, sino ad arrivare all’Unità d’Italia e alle vicissitudini storiche che hanno coinvolto il nostro Paese.

Il territorio è sostanzialmente pianeggiante, irrigato da canali artificiali che irrorano abbondantemente il terreno, favorendo così un’attività agricola di tutto rispetto, anche se dagli anni duemila vi è calo di queste attività. Questo richiamo alla fertilità della terra si riscontra anche nella Stemma araldico del comune, infatti, le due fasce azzurre che attraversano lo stemma, vogliono evidenziare i corsi d’acqua che attraversano queste terre, mentre il fascio di spighe legate d’oro, testimonia l’attività prevalentemente agricola del territorio.

Interessante è la vicinanza al Parco della Valle del Ticino, primo parco fluviale italiano di oltre novanta mila ettari, il cui scopo è di valorizzare il fiume con le sue testimonianze storiche, naturali e ambientali.bubbiano

Bubbiano non presenta aspetti architettonici degni di particolare attenzione, è però interessante la visita alla parrocchiale chiesa di Sant’Ambrogio in Nemus, sita in piazza V. Veneto. Di origine cinquecentesca ma rimaneggiata e ampliata in seguito. Alta e imponente si presenta la facciata, con muratura in cotto a vista e priva di finestre. Bello il campanile nella sua forma slanciata, a pianta quadrata, sormontato da cinque grandi statue raffiguranti il Salvatore e quattro Angeli che annunciano con trombe la Sua venuta. Il termine Nemus si riferisce a bosco, foresta, vigneto.

Nel Comune è presente Cascina Bertacca, risalente al 1564, e dove ora vi trova sede il Golf Club Ambrosiano. Possibile visitare anche le Cantine Cavallotti, “la Casa del Pinot Nero”, che si trovano in Via Europa, 9/A, con orario 8,30 – 12,30 / 14,30 – 18,30.

Il Comune si può raggiungere dalla A7, uscita Binasco, o percorrendo la SP 30 e 33. È possibile anche via ferrovia lungo la linea Milano – Mortara. In autobus da Piazza Duca D’Aosta alla Stazione Centrale o Famagosta M2, autostazione Bubbiano. 

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