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Bresso: storia e arte

bresso santuario madonna pilastrelloNel proseguimento dei comuni lombardi, ecco quello di Bresso. Se volete pronunciarlo nel dialetto milanese, dovete dire Bress, mentre gli abitanti sono detti Bressesi, e festeggiano i patroni Santi Nazaro e Celso.

Sull’etimologia del nome vi sono tre ipotesi, una lo vuole derivare dal celtico Brig, colle o piazzaforte, una seconda lo vuole collegato con la regione della Francia, Bresse, una terza a un nome proprio di un possibile proprietario di nome Berizzo. Il Comune sorge a nord del Naviglio Martesana e tra i fiumi Lambro e Seveso.

I primi insediamenti parlano celtico, tanto che anche il nome del fiume Seveso deriva dalla lingua celtica e significa “uso dell’acqua”. I Romani subentrano a colonizzare la zona, e resistono sino a che arrivano i Longobardi, siamo nel 568, cui farà seguito l’età Carolingia.

Ovviamente non possono mancare i Visconti e gli Sforza, dove questi ultimi portano anche a Bresso la coltivazione del gelso, poi ecco gli Spagnoli e la comparsa della peste che non risparmia il Comune. Potevano mancare gli Austriaci? No, per cui ecco la loro dominazione, e con loro anche delle innovazioni, tra cui un censimento catastale dei territori datati 1721. L’arrivo dei Francesi sconvolge e riporta Bresso a nuove trasformazioni, poi arriva finalmente l’unità d’Italia e, col nuovo Regno d’Italia, si modifica e si rinnova, anche se Bresso rimane sempre un borgo agricolo, con cascine e corti, dove la principale attività rimane la

bachicoltura. Con la fine dell’ottocento ha inizio in tutta la brianza, il processo d’industrializzazione, che vede il Comune, oltre alla persistente attività industriale, incrementare anche un’occupazione tessile, con il primo setificio sul territorio. Le due grandi guerre mondiali coinvolgono anche Bresso, con tutte le sue tragiche conseguenze. Tuttavia negli anni ’50 avviene la ripresa con l’insediamento dei primi stabilimenti industriali di genere diverso che portano a un’esplosione demografica del piccolo borgo, tanto che Bresso diviene città.

Monumenti e luoghi interessanti

  • Santuario della Madonna del pilastrello. Il piccolo santuario è detto del piastrello perché sorto dove anticamente era posta una pietra miliare che indicava il V miglio della strada Milano – Asso. Nel 1582 il Cardinale Borromeo vi sostò in preghiera. Sono stati effettuati interventi di restauro. Interessanti affreschi all’interno.
  • Chiesa dei santi Nazaro e Celso. Le prime notizie di questa chiesa risalgono al 1290, mentre l’erezione canonica a parrocchia è del 1484. All’interno interessanti affreschi e belle vetrate.
  • Chiesa Madonna della Misericordia. Nasce nel 1964 per decreto dell’Arcivescovo Giovanni Colombo. La struttura è a forma di tenda, col significato di rappresentare la Trinità.
  • Chiesa di San Francesco. Inaugurata nel 1970, presenta una struttura a forma di capanna.
  • Chiesa di San Carlo. Voluta sempre dall’arcivescovo Colombo nel 1968. La struttura raffigura l’Alfa e L’Omega, ossia l’inizio e la fine di ogni creatura.
  • Villa Conti – Perini. Villa di fine XVII secolo.
  • Villa Patellani – De Bortoli Rivolta. Villa del Settecento molto interessante da visitare.
  • Municipio.
  • Museo Iso Rivolta. Museo in costruzione. La Iso Rivolta è stata una casa automobilistica e motociclistica aperta nel 1948 e chiusa nel 1974.
  • Museo Zambon. Il museo nasce nel luglio 2008, come luogo di incontro e dialogo tra impresa e cultura. Una visita interessante e originale.
  • Palazzo Luigi Strada. Palazzo eretto nel 1889.
  • Parco delle Rimembranze. Inaugurato nei primi anni sessanta.
  • Parco Nord Milano. Nato su progetto dell’architetto Borella, diviene parco nel 1975.
  • Parco Renzo Rivolta. Inaugurato nel 1969, è stato ampliato negli anni 2000.
  • Parco della Pace. Riqualificato, poiché prima adibito a presenza delle giostre.
  • Parco 8 ottobre 2001. Parco dedicato alle vittime dell’incidente aereo in quel di Linate.

Molte sono le personalità legate alla città di Bresso, ne ricordo solo alcune: il Manzoni, che dalla vicina Brusuglio veniva a Bresso per insegnare dottrina cattolica ai giovani. Il pittore Tagliabue e il conduttore televisivo Febo Conti, il  giornalista Walter Tobagi, che ha vissuto nel Comune, e altri ancora. Una curiosità, la città di Bresso ha ospitato, il 2 e 3 giugno 2012, Papa Benedetto XVI per l’incontro mondiale delle famiglie, con l’arrivo di un milione di pellegrini. Bresso è sede dell’Università degli Studi Milano – Bicocca, e dell’aeroporto Milano – Bresso, piccolo aeroporto civile turistico.

Per raggiungere Bresso ci si può servire della linea gestita dall’ATM. In auto raggiungibile dalla SP 199 Baranzate – Sesto, oppure transitando per viale E. Fermi, o viale Fulvio Testi, oppure per la via Melchiorre Gioia. In treno dalla Stazione Centrale. Ti è piaciuta la nostra proposta per una gita fuoriporta da Milano? Se decidi di andare a visitarla, tagga@milanofreenelle tue Stories o nei tuoi post su Instagram. Buona gita! 

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