Bareggio: storia e arte
Proseguendo nella descrizione dei comuni lombardi, questa volta vi parlo di Bareggio. In dialetto milanese diventa Barèč, bareggesi sono gli abitanti, mentre i santi patroni sono Nazario e Celso. L’etimologia del nome è controversa, qualcuno lo vuole derivato dal longobardo Baradigium o Baradeglum, col significato di “ terra lontana dai monti”, altri invece lo vuole derivato dal termine Baraggia, che significa “luogo incolto”.
La storia di questo comune risale agli Etruschi, cacciati dai Galli Insubri, che dovrebbero essere di origine Ligure o Celtica, a loro volta dominati dai Romani che poi dovettero passare la mano ai Longobardi, sino a che i Franchi di Carlo Magno non presero possesso del territorio. E proprio con i Franchi arriva la prima documentazione che certifica il territorio di Bareggio, siamo nel 780. Il potere tuttavia era gestito dall’Abate della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano. Prima dell’unità d’Italia anche Bareggio fu prima sotto i francesi e poi gli austriaci. Arriviamo così nel 1570, dove in un censimento, così risulta composto il Comune: abitanti 740, lavori svolti sono il contadino, il prestinaio, il mugnaio, il ferraiolo, il camparo, che era un guardiano campestre, il legnamaro.
Nel XVII secolo, alcuni aristocratici come i Visconti, i Sormani, gli Arconati, fondarono a Bareggio un movimento letterario con un’Arcadia sita sulle sponde di una sorgente. L’Arcadia è una regione storica dell’antica Grecia, ma nella letteratura rappresenta, da sempre, una terra idealizzata, dove uomini e natura vivono in perfetta armonia.
Il Comune offre, al visitatore, chiese e edifici interessanti.
- Chiesa parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso. L’edificio si fa risalire al XIII secolo, poiché è menzionata nel “ Liber Notitiae Sanctorum Mediolanensi”, godendo dell’influenza giurisdizionale della Basilica di Sant’Ambrogio in Milano. Nel 1727 furono eseguiti lavori di ammodernamento, lasciando così pochissime tracce dell’antica costruzione. L’interno è di stampo barocco, interessante l’affresco settecentesco in riquadro stuccato, che rappresenta il martirio dei santi Nazario e Celso.
- Chiesa di Santa Maria della Neve. Pregevole edificio seicentesco, restaurato in occasione del Giubileo del 2000, con il simbolo rappresentato su una grandiosa vetrata.
- Chiesa di Santa Maria alla Brughiera. Edificio risalente al 1482, immerso nel verde della campagna dell’antica cascina Brughiera. Ingrandita nel 1700 senza alterarne la struttura originaria. Recenti restauri l’hanno ulteriormente abbellita.
- Santuario della Madonna Pellegrina. La chiesa fu eretta nella frazione San Martino di Bareggio nel 1960, per volere degli abitanti del luogo. È ricordata soprattutto per l’attentato alla statua della Madonna Pellegrina. Era il 31 agosto del 1948, e si stava tenendo una solenne processione con la statua della Vergine quando, da un campo di grano, furono lanciate due bombe a mano, una non esplose, l’altra colpì la statua all’altezza del braccio sinistro, inoltre vi furono anche feriti, tra cui bambini. La statua mutilata si può vedere nel Santuario. Le polemiche che seguirono furono molto accese, tanto che qualcuno definì i bareggesi “ Barigiatt, masamadonn” (bareggiesi ammazza madonne) anche se poi la storia rilevò che gli attentatori non erano per niente di Bareggio.
Edifici di notevole interesse sono:
- Palazzo Visconti di Modrone. Oggi sede del municipio, il palazzo, con la facciata rimasta identica all’originale, è stato edificato dal conte Melchiorre Guerra nel 1647.
- Villa Gallina Radice Fossati. Villa di origine seicentesca, fu costruita dalla nobile famiglia milanese dei Gallina, tuttavia nel 1836 fu acquistata dall’ingegner Luigi Radice Fossati e a oggi, è ancora proprietà di questa famiglia. Belli gli affreschi delle sale interne e la collezione di carrozze risalenti alla fine dell’ottocento.
- Villa Marietti. Interessante villa edificata su due piani e che presenta anche una torretta belvedere.
- Villa Vittadini. Villa che presenta notevoli aspetti interessanti, come ad esempio alcuni affreschi settecenteschi e ottocenteschi rappresentanti paesaggi di stile neoclassico.
Diverse le feste che si tengono durante l’anno, in particolare quella dedicata alle ciliegie, infatti, Bareggio è conosciuto per la produzione delle sue ciliegie, che si vanta della Denominazione comunale d’origine. Il poeta Oldani, dedica una poesia alla festa delle ciliegie che si tiene a Bareggio ogni anno a giugno, inizia così:
- Ogni ànn, quond’riva stò mument,
E termina così:
- Sa poeù dì che Milon l’èva tutt a Barecc.
Bareggio è servita dall’ATM, Autoguidovie e Movibus. Nel lontano 1879/1957 Bareggio si raggiungeva tramite il “ Gambadelegn”.
In auto ci si dirige verso Cesano Boscone, Cusago, Bareggio.
In autobus, da Milano Dorino con M1, poi autobus 424 sino a Bareggio.