Abbazia Olivetana di San Nicola: gita fuori porta ideale
Una gita fuori porta per chi ama l’arte e la quiete.
Considerando che il caldo e l’afa iniziano a farsi sentire in maniera un po’ troppo insistente, vi propongo una gita che sicuramente appaga l’aspetto artistico, ma anche il potersi godere un momento di salutare quiete e di risanante frescura, infatti, v’invito a visitare l’Abbazia Olivetana di San Nicola in Rodengo-Saiano provincia di Brescia. La Badia è posta a metà strada tra la città di Brescia e il lago di Iseo, in terra di Franciacorta. Per arrivarci s’imbocca l’autostrada MI/VE e si esce al casello di Ospitaletto, si continua per 12 Km e si raggiunge Rodengo. Di questa pregevole Abbazia si hanno notizie sin dal X secolo, quale fondazione dell’Abate Oddone che seguiva la Regola di San Benedetto da Norcia. Nei secoli l’Abbazia ha attraversato anni di splendore e tempi di difficoltà e abbandono, sino a quando Papa Paolo VI nel 1969 ha sollecitato il ritorno degli Olivetani nella loro Abbazia.
Passo ora, ad illustrare brevemente il complesso. La facciata della chiesa, pur semplice, ha conservato il suo aspetto originario del Quattrocento, mentre la forma lobata della grande finestra al centro risale al ‘700. L’interno della chiesa abbaziale è non solo affascinante, ma t’invita alla contemplazione. Gli artisti che sono presenti con le loro opere sono diversi, dal Lechi, al Moretto, al Marone, al Sassi di Milano, il quale predomina negli affreschi delle sei cappelle laterali.
Interessante l’abside e lo splendido coro tutto intarsiato, opera del pavese Cristoforo Rochi. Anche la sacrestia offre interessanti opere risalenti al 1600 e dovute ad artisti diversi. Finalmente eccoci nel chiostro detto “della Cisterna”, su cui si affaccia l’Aula Capitolare, ora usata come Cappella. Qui è momento di sosta, nella quiete e nella frescura, circondati dalle pareti ricche di storia, poi, osservando dal lato opposto della Cappella, da un cancelletto si può adocchiare il chiostro del Quattrocento con gli stemmi dell’Ordine scolpiti sulle colonne.
Riprendendo la visita, ci si reca nel Refettorio ove, portandosi nel centro, si ha una visione dell’insieme di 360 gradi, potendo così ammirarne il contenuto pittorico, seguendo l’ammonizione “Silentium” posta ben in vista. Stupende pagine della Bibbia illustrate con maestra arte pittorica del Gambara, le possiamo ammirare nel vestibolo dell’Antirefettorio, mentre alle pareti ventitré quadri illustrano altrettante scene bibliche. Una Galleria monumentale per la lunghezza di 106 metri, la troviamo salendo la scalinata di rappresentanza, dove, tra le cellette monastiche, possiamo vedere le due virtù della Fede e della Speranza. Ammirato queste opere, possiamo ritrovare il silenzio e il ristoro nel Chiostro Grande, il terzo e il più imponente con i suoi trentotto archi al piano terra e cinquantasei in quello superiore. Si affacciano sul chiostro: un’antica cucina, una sala chiamata di “Sansone” e un antico forno. La visita termina in una sala prestigiosa, detta del Romanino.
All’interno del Monastero esiste un’interessante biblioteca, aperta al pubblico; due Musei, uno del Ferro e l’altro di Mineralogia. Possibile acquistare liquori prodotti con erbe officinali. L’Abbazia offre la possibilità di trascorrere un periodo all’interno della stessa, sia per incontri di spiritualità, mostre, congressi o per la semplice ricerca di pace e silenzio.
Per informazioni: Abbazia San Nicola, via Brescia, 83 – tel. 030.6811009- 030.610182.
Terminata la visita all’Abbazia, è possibile recarsi nella cittadina per gustarsi piatti tipici della cucina di Franciacorta, ve ne sono più di uno, dove è possibile scegliere tra piatti a base di pesce o di carne, poi, già che si è in zona franciacortina conviene fare una capatina in una delle cantine vinicole sparse nella zona, e poter così gustare e/o acquistare un ottimo vino della zona, spumante o da pasto.