Skip to main content

Via dell'Ironia e l'apatia se ne va via

  • Rossella Atzori

Milano è universalmente conosciuta per le vie dello shopping, per quelle della moda (il Quadrilatero della moda a Milano) e per quelle dedicate al design durante il “fuori salone”; ora un’intera via, per giunta uno dei corsi storici della città, è stata interamente dedicata all'ironia.corso-porta-ticinese

Da circa due anni l’antico Corso di Porta Ticinese, che si snoda tra i Navigli e le Colonne di San Lorenzo, è stato ribattezzato “Via dell’Ironia”, e nuove e divertenti targhe che affiancano le vecchie sanciscono questo passaggio, regalandoci un sorriso e preparandoci a percorrerla con una certa predisposizione d’animo che porta a vivere la strada, non ad attraversarla passivamente.

Ad ogni passo, nelle vetrine, sui portoni, sui muri, sulle saracinesche dei negozi, il nostro sguardo (e il nostro cervello) è attratto da graffiti, disegni, frasi pungenti, aforismi, pensieri, modi di dire scritti nei dialetti di tutta Italia, citazioni colte e popolari. Tra tutti questi messaggi, questi giochi di parole, ne troverete senz'altro uno che fa al caso vostro e in cui vi potrete rispecchiare … se solo avete ironia, ovviamente, o meglio ancora autoironia!graffito-frutta

Sono queste, infatti, la risposta dell’intelligenza alle inevitabili difficoltà della vita. Saper ridere di se stessi non è da tutti; vuol dire avere coscienza di se e della propria condizione di vita, delle proprie fragilità e dei propri limiti, sdrammatizzando (e la parola d’ordine, qui, è proprio “sdramatize”) con coraggio, umiltà e intelligenza. Si tratta di una chiave per star bene nel mondo (cit. M. Romani)!

via-ironia-milanoDa Fabio Volo a Padre Pio, da Jannacci e Gaber a Einstein, dal panettiere allo studente e all'ottico! Si! Perché l’intento è quello di dare voce a tutti quelli che hanno qualcosa da esprimere, da comunicare attraverso quella che è forse più una street poetry che non una street art.

Tutto è nato da un’idea e dalla voglia di mettersi in gioco di Maurizio Romani, proprietario del negozio Tam Tam, da 27 anni un’istituzione nel quartiere; spinto dal desiderio di far riappropriare gli abitanti del proprio spazio urbano, di offrire ai giovani un luogo per potersi esprimere, un sorriso ai passanti … perché la gente migliora quando ha degli stimoli (SDS) e perché la condivisione della gioia è già una rivoluzione (SDS).

Il suo sogno è quello che questa diventi una zona franca in cui la gente possa comunicare senza essere etichettata.

Romani è ormai il padre spirituale dell’avanguardia comunicativa che si nasconde dietro la sigla S.D.S. e che firma il nostro sorriso; cosa voglia dire esattamente è lasciato alla nostra libera interpretazione, ma diversi suggerimenti si trovano sui muri. Di sicuro possiamo parlare di una nuova re-interpretazione degli spazi urbani, che punta a trasformare questi spazi in supporti per la comunicazione attiva, magmatica e capace di un continuo aggiornamento, e che ha la particolarità di essere partita direttamente da chi li abita e li vive.

via-ironia-milano2

La maggior parte dei commercianti e degli abitanti è ormai coinvolta e partecipa attivamente a questa iniziativa, e l’originaria diffidenza cede ormai le armi, anche se il pericolo di vandalismo da parte di alcuni imbrattatori è sempre in agguato (come accadde per il graffito della Madonna sul portone al n° 22) e lo stesso Romani ha ricevuto alcune multe in cui veniva accusato di essere un imbrattatore di muri.

Questo originale tentativo di recupero dello spazio vitale, e del ritorno alla possibilità di vivere la strada restituendo un forte senso della comunità locale (proprio come si faceva un tempo), il desiderio di comunicazione aperta a tutti e la voglia di offrire a tutti gratuitamente una risata e un momento di riflessione con il solo mezzo dell’ironia, fanno di Romani e degli S.D.S. dei veri poeti … nel senso più antico della parola (dal greco ποιεω), che significa letteralmente “colui che fa”.

Leggi anche:

Quater pass per Milan: passeggiando nell'arte

Pin It