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Residui di Rock’n’roll alla Malpensa: Grignani incanta il pubblico

E’ un Grignani rigenerato, determinato e quasi trasformato. Nella serata della Malpensa ha entusiasmato il suo pubblico con un’altra tappa del Tour “Residui di Rock’n’roll”.grignani2024 foto raffaele specchia

Nella serata di Castano Primo “Area Malpensa” il cantautore ha portato in scaletta 14 brani estratti da alcuni dei suoi album (Destinazione Paradiso del 1995, Fabbrica di Plastica 1996, Campi di Popcorn del 1998,  Il Giorno perfetto del 1999, Uguali e diversi del 2002,  Cammina nel sole del 2008, Rock Romantico   Show del 2010 e A volte esagero del 2014).

Il live

Il concerto “perfetto” inizia con Gianluca al pianoforte che suona gli inizi del brano “ Il giorno perfetto”, brano proposto a Sanremo nel 1999: un avvio insolito, dolce e introspettivo.

La parte dolce diventa un “Romantico rock show” che l’artista sa fondere in un brano, sempre molto coinvolgente dal vivo perché il Joker vuole aprire il suo cuore con ballate rockeggianti, come  “Rock Star”  e “Baby revolution”.

Nella scelta dei pezzi sembra esserci un filo conduttore di un artista che non vuole vivere in una zona di confort “musicale” e lo dice attraverso tre canzoni significative: “Falco a metà”, “Ribellione” e “A volte Esagero”.grignani2024 concerto foto raffaele specchia

Il rock di Grignani raggiunge il punto più alto con “Little Man”, “L’allucinazione “e “La Fabbrica di Plastica”: le tre perle della produzione “sperimentale” uscite da “Fabbrica di Plastica”, che non manca mai e dall'album rock sussurrato “Campi di Pop Corn”.

Nel mentre mister G.  toglie la sua maschera di Joker, e fa cantare tutti con le sue ballate senza tempo:

Si parte con “Cammina nel sole” dove il Grigna fa il segno della croce in ginocchio, e inizia la il canto con una variazione emozionante nella parte special, ripetendo più volte  “na na na” accompagnato dalle chitarre   e il ritmo serrato del batterista, quasi volesse prendere per mano il pubblico e portarlo verso il sole.grignani2024 concerto2 foto raffaele specchia

"Destinazione Paradiso” e  “La mia storia tra le dita”  sono il mantra grignanesco, che lui esegue senza troppe variazioni melodiche rispetto ad altre volte: capolavori, eseguiti con le chitarre di Cafiero e Frè Monti dolci e delicate, quasi innamorate anche loro delle note del poeta.

Dopo qualche lacrima tra il pubblico, Grigna vuole riportare il sorriso e intona “L’aiuola”: si può rimanere fermi? Assolutamente no. Inizia la danza. Anche con la polizia a due passi, è pura anarchia.

La recensione finale

Nel live Gianluca dimostra sempre di volere dare tutto sé stesso senza mai risparmiarsi. E’ un Grignani in crescita, molto determinato e molto concentrato sull'intonazione. 

La scrittura del libro “Residui di Rock’n’roll" è stata quasi terapeutica per il cantante: l’artista si è raccontato a cuore aperto, ha riscoperto e ritrovato sé stesso.

Sul palco sembra più maturo, ma senza prendersi troppo sul serio. La sua voce è calda e potente.

Aspettiamo di scoprire l’atteso album “Verde smerando”, nel quale il cantautore potrà portare gli inediti e i singoli negli ultimi anni.

Grignani c’è e non si è perso nei paradisi artificiali. 

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