Ortomania: frutta e verdura "da balcone"
Sarà un po' la moda, un po' il crescente bisogno di conoscere la provenienza di quello che mangiamo, un po' le ristrettezze economiche che ci inducono a reinventarci, un po' una crisi, non solo finanziaria, che ci spinge ad avvicinarci a mansioni antiche, per smaltire lo stile di vita frenetico e isterico che, negli ultimi decenni, ha assorbito le nostre energie.
Fatto sta che sono sempre di più coloro che si cimentano nella coltivazione di ortaggi e piante da frutto.
E quel che è positivo, è che non è necessario possedere grandi spazi e giardini, ma a volte ci può bastare anche un balcone "di città", su cui far crescere alcune pianticelle, i cui frutti poi potranno finire nel nostro piatto.
Partiamo però dalle questioni essenziali: la prima cosa di cui le piante, anche in vaso su un balcone, hanno bisogno, è la luce. Almeno per 4 ore al giorno, le piante devono essere esposte al sole, per assicurarsi una crescita ottimale.
Poi: bisogna prestare attenzione alla scelta dei vasi, in particolare alla loro profondità. Se vogliamo stare tranquilli, procuriamoci vasi profondi circa 40 cm, così da riuscire ad andare incontro alle esigenze di tutte le piante.
E la cosa più importante: cosa coltivare sui nostri balconi? Certamente ci sono piante che si prestano meglio, rispetto ad altre, a stare in spazi piccoli.
Innanzitutto, le erbe aromatiche. Prezzemolo, basilico, salvia, rosmarino, timo, maggiorana, menta, erba cipollina, sono tutte piante che possono crescere sui nostri balconi, e all'inizio stanno comodamente anche in un vasetto di yogurt. Il vantaggio di alcune di queste erbe, come la salvia, il rosmarino, il timo e la maggiorana, è che sono perenni, e dunque le dovremo piantare solo una volta.
Per partire poi con qualcosa di abbastanza semplice, si può pensare di buttarsi sui pomodori. Quello di cui le piante di pomodoro hanno bisogno, però, è un sostegno per crescere verticalmente, ma per questo basteranno solo dei bastoni in legno. Poi abbiamo bisogno di luce, compost, semi, acqua e molta pazienza e costanza, d dedicare alle nostre pianticelle.
Lattuga e rucola: si può scegliere se piantare i semi, a circa 15 cm l'uno dall'altro, oppure la piantina, lasciandone fuori un "ciuffetto", che crescerà più velocemente.
Possiamo piantare poi anche le zucchine o le melanzane, ma teniamo conto che è opportuno mettere una pianta per vaso, profondo circa 30-40 cm e largo altrettanto, dunque la produzione non sarà certamente particolarmente ricca.
Cipolle: possiamo scegliere, anche qui, se mettere in terra la pianta, oppure i semi, a pochi centimetri di profondità. Se utilizziamo, per iniziare, una pianta, in massimo sessanta giorni potremo raccogliere la nostra prima cipolla.
Possiamo non farci mancare anche i legumi: avete tutti presente gli esperimenti, alle scuole elementari, sulla coltivazione di lenticchie o fagioli nel cotone? Ebbene, possiamo fare la stessa cosa che facevamo in prima elementare: solo, piantiamo i nostri legumi in vasi più profondi, rispetto ai piattini di carta che usavamo a scuola, e assicuriamoci che abbiano i sostegni per crescere - che siano le canne di bambù o la ringhiera del balcone.
Occupiamoci ora della frutta. Deliziosi e semplici da coltivare, i frutti di bosco si possono adattare ai nostri balconi, e dunque perché non approfittarne? Solitamente, ribes, mirtilli, more e fragoline hanno bisogno di stare in luoghi in parte in ombra, freschi e non sempre soleggiati. Il terreno deve essere fertile, e sempre umido e ben idratato.
Ci vorrà un po' perché le piante crescano e inizino a dare frutti, ma fa parte del "bello" del coltivare da sé frutta e verdura, l'attesa e la pazienza con cui si aspettano i primi germogli e i primi frutti da gustarsi.
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