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A Legnano una scuola di teatro apre la mente alla creatività

scuola TEATRO junior legnano‘Il pensiero pensa, l’immaginazione vede’.
Diceva Bruno Munari, il designer milanese che ha dedicato una profonda attenzione al mondo dell’infanzia, tale da elaborare un pensiero pedagogico originale basato su un costante rapporto tra creatività e situazioni sperimentali. Una attenzione alla centralità del sentire, nell'avvertire attraverso i sensi.
Come solleticare il nostro ‘sentire’ attraverso vista, udito, tatto, gusto, olfatto?
Come stimolare i cinque sensi? Con la curiosità, il gioco, la sperimentazione, l’immaginazione, la fantasia. Ingredienti fondamentali per comprendere l’operato di questo artista curioso e singolare, che ha applicato con metodo le proprie teorie all’insegnamento della pratica anche teatrale. Un esempio? La storia di Cappuccetto Rosso che con Munari si tinge di verde giallo blu e bianco, a confermare la natura poliedrica della proposta creativa di un grande maestro.
A distanza di anni, come prevedeva Munari, all’insegnamento della pratica teatrale si sta riconoscendo un grande valore pedagogico.
“Il teatro è uno strumento pedagogico trasversale, in grado di incidere profondamente sulla crescita della persona nella sua interezza cognitiva ed emotiva. In tale ambito il Ministero ha avviato un lungo e proficuo percorso di promozione, sostegno e valorizzazione della pratica teatrale nelle scuole di ogni ordine e grado” si legge nel sito del MIUR .

Speriamo che presto la disciplina teatrale venga inserita come materia di studio, perché come diceva Carlo Goldoni "Il Teatro è vita e la vita è Teatro"!

 Munari invece diceva : “Prendete la vita seriamente come un gioco”, allora in questa prospettiva, anche il teatro diventa un gioco, un gioco da prendere seriamente.

Alcune scuole riconoscono il valore del teatro. Il lavoro di un insegnante teatrale si basa sul proporre progetti da presentare alle scuole che hanno per gli alunni un fine giocoso e divertente e un fine pedagogico, educativo, devono cioè saper trasmettere valori alti, legati sia alle emozioni, sia alla ricerca del sé. Educare alle emozioni e ai sentimenti. Attraverso l’immaginazione, attraverso la fantasia.
Partecipare all’attività teatrale sviluppa senso critico, dona cultura, attiva la creatività, spinge alla conoscenza del sé e dell’altro.

 Ma torniamo un attimo a Munari . Per Munari, attraverso il gioco, il bambino sperimenta come uno scienziato. Il gioco, oltre alle funzioni di apprendimento, allevia lo stress, libera le emozioni, accresce l’autostima e facilita il raggiungimento della serenità.

Per stimolare il desiderio di conoscenza, attraverso i sensi, i bambini hanno bisogno di occasioni creative e stimolanti.

La creatività non deve essere guidata dall’adulto, ma questi può stimolarla attraverso la proposta di materiali e strumenti di diverso tipo. Più la proposta è varia più saranno le associazioni creative che il bambino può sperimentare.

L’adulto deve intervenire il meno possibile. Può offrire luoghi e materiali e sostenere il bambino, senza però intervenire e modificare le sue esperienze. Questo concetto si lega alla frase montessoriana “Aiutami a fare da solo”.Ecco potremmo rimandare tutto ciò che è il metodo di Munari e trasportarlo al teatro. La scuola di Jacopo Pari, e della Presidente Santa Barillari, rispecchia molto questo pensiero.

E’ una scuola di teatro nata a Legnano che dal 2006 offre i suoi corsi a bambini, ragazzi e adulti ed è sempre stata attenta a proporre un percorso altamente formativo, umano e creativo, oltre a ricoprire un importante valore sociale per la città in termini di aggregazione e inclusione.“ Attraverso la dimensione del gioco- spiega Jacopo- è possibile far emergere, sviluppare e consolidare le proprie potenzialità creative, espressive e fisiche. L’attività teatrale unisce le persone, le fa interagire divertire, emozionare, imparare informare, sognare, viaggiare. Il teatro fa compiere a tutti un percorso umano, artistico, culturale e sociale completo. Spetta solo a noi, che conduciamo l’attività teatrale, riconoscere in ogni partecipante i propri talenti e farli emergere, aiutandoli a fare da sé”.

Villa Cortese, nel giorno della memoria.
Jacopo e Santa presentano uno spettacolo scritto da loro e interpretato dai ragazzi. L’intento è alto perché trattano temi ad alto contenuto morale: ‘Vorrei che tu fossi qui’ parla infatti di bullismo e di leggi razziali.

Salvarti’, un altro spettacolo scritto da loro, prende spunto dal libro ‘Come Dante ti salva la vita’. Nel libro Primo Levi leggeva un passaggio di Dante della Divina Commedia ad un compagno al campo di Auschwitz. Bellezza in un momento di prigionia, per salvare donando speranza.

Nello spettacolo Jacopo e Santa mostrano ai ragazzi come l'arte, la letteratura, la musica e il teatro siano in grado di salvare la vita.

Un altro spettacolo ‘Altrove’ , scritto da Jacopo Pari e Nadia Fusetti dell'Associazione ‘Brutto Anatroccolo’ di Legnano, tratta un altro tema fondamentale al giorno d’oggi: la dipendenza dai videogiochi.
Manca la luce, si spengono gli schermi, c’è solo la luce della finestra per vedere la realtà. Ma come sarà fuori il mondo? Dipende da dove nasci: se nasci sulle Dolomiti sarà meraviglioso, se nasci dove c’è la guerra sarà spaventoso. L’importante che tu abbia uno sguardo sul mondo per vedere cosa c’è oltre.fe480b9a 579c 40c9 a3e0 479dd9f800aeScuola Teatro Junior, oltre ad aver partecipato ad alcuni festival nazionali e locali, ha partecipato a diverse manifestazioni di interesse culturale e civico e i suoi giovani attori sono stati spesso protagonisti nelle commemorazioni nazionali.

Obiettivo della scuola è quello di presentare i lavori scritti e interpretati dai ragazzi, riuscire a proporli alla cittadinanza ai Comuni e alla biblioteche per far avvicinare bambini, giovani e adulti al teatro, con curiosità. Ogni individuo di qualsiasi età possiede doti, capacità e attitudini per riuscire nella pratica teatrale -afferma ancora Jacopo- l’approccio alla recitazione avviene sotto forma di attività corale, ludica e animativa”.

Jacopo Pari ha iniziato il suo percorso proprio come animatore teatrale, frequentando la Scuola Civica di Animazione Sociale e Pedagogica di MilanoNel 2005 fondando Scuola Teatro Junior, è diventato così anche insegnante, portando la realtà a crescere con successo.
“Siamo partiti da 14 iscritti, ora sono più di 80. Abbiamo in fase di progettazione il Festival del teatro dei ragazzi e altre collaborazioni” ci svela Jacopo.


Nel 2007 Jacopo Pari ha vinto il premio Dario Fo:
“Puntiamo alla creatività come libera espressione, il patrimonio umano di ciascuno, composto da un bagaglio emotivo e un corpo che racconta, deve poter emergere senza che il pensiero razionale e il giudizio siano da ostacolo al processo creativo. La nostra idea? Il teatro è il luogo di tutti e di ciascuno, in cui si libera soave la voce delle emozioni, nell’incontro sublime tra cultura, arte e immaginazione ”. Santa e Jacopo.

Allora cosa aspettate?
Vi invito ad un viaggio.
Alla scoperta di voi e del vostro fuoco creativo.
“Siamo già tutti attori nel grande palcoscenico della vita”
diceva Pirandello. "Ringraziamo Iddio, noi attori, abbiamo il privilegio di poter continuare i nostri giochi d’infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica tutte le sere". (Gigi Proietti).
Per info visitare il sito www.scuolateatrojunior.itcoppia jacoposcuola di teatro junior 2

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