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Milano, città pulita

lavaggio strade milanoEcco un’altra stranezza di Milano, o meglio, una diversità che non avevo ancora incontrato nelle città in cui avevo vissuto, prima di trasferirmi mio malgrado a Milano: il lavaggio stradale. Abito in zona semicentrale, subito a ridosso della cerchia dei bastioni (attualmente meglio nota come Area C), eppure anche qui è ancora in vigore questa fastidiosa usanza: non quella di pulire le strade, che anzi, è un impegno nobilissimo che il Comune si prende e ottempera diligentemente. 

Il fastidio nasce dal fatto che i parcheggi su strada scarseggiano, soprattutto in zone centrali e semicentrali, e ovviamente ancor più laddove si concentrano i locali; la sera si rientra a casa sfiniti con un carico di stress non indifferente, e la caccia al posto per piazzare la macchina spesso e volentieri si rivela ardua, tanto da richiedere a volte anche 20 minuti di “burn out” prima di schiodarsi finalmente dal sedile e raggiungere ormai sui gomiti l’ambito focolare, cena, annessi e connessi. Ora, in queste pietose condizioni uno potrà mai fermarsi un attimo, prima di scendere dal bolide (mai odiato tanto come nel momento in cui non sa dove mollarlo e se potesse lo appenderebbe ad un ramo) e a mente lucida (?) fare memoria del giorno in cui c’è il lavaggio di quella strada? O meglio, delle strade che circumnavigano la propria abitazione? Già, perché il bello sta proprio qui: ogni strada prevede un giorno diverso di lavaggio, che a sua volta prevede lo sgombero dell’area dalle ore 00.00 alle ore 7.00.

Le multe fioccano eccome, mannaggia. E prima di abituarsi a questa tortura di foglietti sul parabrezza bisogna ingoiarne davvero un po’ (un mio amico, sabaudo come me, è andato avanti quattro giorni di fila, perché non aveva fatto questo semplice esercizi etto di memoria), fin quando ci si decide finalmente ad appiccicare un bel giallino (il volgarissimo post-it) sotto lo specchietto retrovisore in modo da “legarsela al dito”.

Pensate che sia cosa risolta? Niente affatto. Perché anche così si riesce a fare bingo: capitano delle settimane in cui fortuna vuole che non si debba spostare la macchina perché né il lavoro, né la pioggia (e quindi bimbi in età compresa tra i 18 e i 36 mesi da portare in asili diversi), né le emergenze lo richiedono. Che fortuna, tempo risparmiato alla ricerca del posto! Già, ma se poi non suona il campanello d’allarme a ricordarci che magari è meglio controllare dove si era parcheggiata la macchina cinque giorni fa, ecco che la multa arriva garantita come una scure.

E poi ci si chiede perché la vita milanese è stressante …

PS: ma non avevano detto che avrebbero introdotto un nuovo sistema di lavaggio strade che funzionava anche con strade “a pieno carico”? no, perché dalle mie parti non si è ancora visto!

PPS: (riferito alla puntata precedente sulle stranezze di Milano): i cassonetti in strada no perchè sciupano la vista, però la lanugine dietro le ruote delle macchine sì, ché fa brutto vedere polvere in giro proprio come sui mobili di casa.

Chiara Collazuol

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