Mattonella e Statuto nella tradizione popolare
Preciso subito che con il termine "mattonella" si deve intendere una modalità antica di scrivere un pensiero, un consiglio, una riflessione, un ammonimento o un vero e proprio avvertimento. Questi poteva essere inciso o scritto su un coccio, su un cartiglio, su legno, su ceramica che poi veniva appesa o murata orizzontalmente su una parete o sostegno.
Per "satuto" invece si intende una similitudine con la mattonella che si differenzia per il fatto che viene appeso in senso verticale, ma contenente anch'esso avvertimenti, consigli, regole in serie, e di solito numerati.
Poiché il loro uso presupponeva la capacità di leggere, li si poteva trovare all'interno delle botteghe e nelle case borghesi, solo in un secondo tempo hanno fatto la loro comparsa anche nelle case dei contadini e degli operai. Lo scopo era quello di sottolineare il nòcciolo del pensiero di chi li esponeva: qualcosa simile al suo blasone, al suo motto, oppure come avvertimento al prossimo di tenere un ben preciso comportamento.
Probabilmente a qualcuno sarà capitato di vedere, magari sulla scrivania del proprio capo o appeso alla parete dell'ufficio, con un contenuto di filosofia spicciola attinente a comportamenti, a detti più o meno famosi eccetera. Ricordo di aver letto una volta, appeso ad una parete di un capo ufficio la scritta: "sono un capo democratico, dite pure la vostra opinione liberamente, tanto poi decido io".
Comunque eccovi alcuni esempi; inizio con alcune "mattonelle".
Il padrone va in carrozza a trovare il notaio,
il notaio va in calesse a trovare l'avvocato,
l'avvocato va a cavallo a trovare il fattore,
il fattore va col bastone a trovare il prete,
il prete va a piedi a trovare il contadino
e il contadino va scalzo dappertutto.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole, il povero è sempre quello che alla fine ci rimette.
Quest'altra fa riferimento all'avanzare dell'età, e dice:
Prima la gente parlava più forte e chiaro.
Prima le scale venivano fatte meno ripide.
Prima le chiese e i negozi erano più vicini a casa.
Prima i libri e i giornali erano scritti a caratteri più grandi e chiari.
Prima le noci, le nocciole, le mandorle avevano il guscio più tenero.
E chi ha un po' di fantasia può continuare l'elenco.
Un'ultima mattonella trovata affissa a muro di una abitazione di montagna, e a mio avviso simpatica, dice così:
Benvenuti a chi entra,
pace a chi sta,
grazie a chi torna,
salute a chi va.
Ecco adesso due esempi di "statuto". Il primo è chiamato i pensieri del filosofo, e dice:
1 Il re dirige un popolo
2 Il papa li benedice tutti e due
3 Il soldato li difende tutti e tre
4 Il lavoratore fatica per tutti e quattro
5 L'avvocato li spoglia tutti i cinque
6 Il medico li assiste tutti e sei
7 Il chirurgo li scortica tutti e sette
8 Il frate vive alle spalle di tutti e otto
9 Il prete canta per tutti e nove
10 La morte li sorprende tutti e dieci
11 Il becchino li seppellisce tutti e undici
12 La terra li ricopre tutti e dodici...
in saecula saeculorum amen.
In questa ci vogliono dire dodici condizioni che guastano il mondo.
1 Un saggio in parole e non nei fatti
2 Un povero senza umiltà
3 Un ricco senza carità
4 Un prete senza fede
5 Un popolo senza legge
6 Una donna senza vergogna
7 Un vecchio senza giudizio
8 Un giudice senza coscienza
9 Un frate senza convento
10 Un re senza trono
11 Un medico senza dottrina
12 Un orso senza catena
Ecco un'altra pagina che racconta la storia del nostro popolo italico.